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Aggiornato il 15 maggio 2006 h. 01.47

MILANO ONORA IL "SUO" CONTINGENTE RIENTRATO DA KABUL: MISSIONE COMPIUTA

Cerimonia in Duomo  per il rientro in Italia dall'Afghanistan del Comando del Corpo d'Armata di Reazione Rapida NATO con 1500 uomini, che ha sedi a Solbiate Olona (Va) e Milano. Operazione eccellente non solo per l'aspetto della sicurezza, ma, anche dal punto di visto civile e umanitario. In territorio afghano  continua  il nostro impegno.

Il saluto della Città

 

VIDEO CERIMONIA E INTERVISTE, CLICCA QUI

BREVE PREMESSA PER CONTESTUALIZZARE GLI EVENTI

 
Il termine NATO è l'acronimo di North Atlantic Treaty Organization, in italiano Organizzazione del Trattato Nord Atlantico. E' un'organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa, creata nel 1949 in supporto al Patto Atlantico che venne firmato a Washington D.C. il 4 aprile 1949. Il suo altro nome ufficiale è l'equivalente francese, l'Organisation du Traité de l'Atlantique Nord, o OTAN.
La misura fondamentale del trattato viene enunciata nell'articolo 5 che stabilisce:
Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o Nord America, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualemente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica.
Questa misura era concepita in modo tale che se l'Unione Sovietica avesse lanciato un attacco contro uno qualsiasi dei paesi membri, questo sarebbe stato trattato da ciascun paese membro come un attacco diretto, ed era rivolta soprattutto a una temuta invasione sovietica dell'Europa occidentale. La temuta invasione sovietica non avvenne mai, ma questa misura venne utilizzata per la prima volta nella storia del trattato il 13 settembre 2001, in risposta all'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. (fonte wikypedia).
 
PERCHE' SIAMO IN AFGHANISTAN? L'OPERAZIONE DI MANTENIMENTO DELLA PACE

L'ISAF (International Security Assistance Force), è una missione di mantenimento della pace, decisa dall'O.N.U., che opera in Afghanistan sin dal 2002 per garantire un ambiente sicuro in cui le istituzioni democratiche possano svilupparsi. E' una missione di circa 9000 uomini a cui aderiscono 36 nazioni, 26 appartenenti alla Nato e 10 alle altre nazioni. 

Il logo della Missione

 
IL RUOLO DEL COMANDO ITALIANO FONDAMENTALE PER IL PROCESSO DEMOCRATIZZAZIONE DEL PAESE
 
Il Comando di Corpo d'Armata di Reazione Rapida di Milano e Solbiate Olona ha sede nella caserma "Ugo Mara"  in provincia di Varese, nei pressi di Malpensa. Il corpo d'armata è una task force, a prevalenza italiana, formata dal personale di 13 nazioni e di militari di altri paesi, di cui 10 non appartenenti alla NATO. La lingua ufficiale del Comando è l'inglese. 1500 sono i militari che sono impiegati.

Dopo 10 mesi di intensa preparazione, ha assunto la guida della più importante missione della NATO, per un periodo di 9 mesi, dall'Agosto del 2005 al maggio 2006.  Il comando italiano ha permesso e contribuito al processo di democratizzazione del Paese in cui le Forze Militari Internazionali, hanno contribuito insieme alle Forze di Sicurezza Afghane, allo svolgimento delle prime elezioni libere in 25 anni e dopo pochi mesi hanno assistito all'insediamento del primo Parlamento democraticamente eletto dopo 30anni, eletto dopo la caduta del regime dei talebani.

LA CERIMONIA DEL RIENTRO DEL COMANDO

In piazza Duomo a Milano ha così avuto luogo la cerimonia militare per accogliere il rientro ufficiale del comando della Missione Internazionale di Pace ISAF VIII in Afghanistan, alla quale  hanno partecipato le massime autorità civili e militari, tra le quali il ministro della Difesa, Antonio Martino,  il sindaco di Milano Gabriele Albertini,  il Generale  Filiberto Cecchi, Capo si Stato Maggiore dell'Esercito, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, Capo di Stato Maggiore della Difesa. 

Il Generale C.A. MAURO DEL VECCHIO, durante la sua allocuzione

 

La città, ieri 13 maggio, ha  festeggiato con grandi onori il rientro dal teatro afghano del Comando,  che è guidato dal Generale Mauro del Vecchio, bersagliere, che, in passato, ha partecipato con funzioni di comando a numerose operazioni all'estero: in Bosnia-Erzegovina, in Macedonia e in Kosovo.
 
Nei discorsi e nelle allocuzioni degli intervenuti il tema del brillante risultato delle operazioni è stato  preceduto dal cordoglio per i recenti gravi fatti di lutto, come quello del Sindaco di Milano, Gabriele Albertini: "La cerimonia di oggi, è un'occasione di gioia e soddisfazione per i brillanti risultati conseguiti in nove mesi difficili, è funestata dalla recente grave lutto che ha colpito le Forze Armate e  con esse il cuore della Nazione. Sacrificio questo che si aggiunge a quello dei colleghi che sono precedentemente scomparsi in incidenti in Afghanistan o in altri vili attentati compiuti in Iraq. Abbiamo ancora impresse le immagini delle bare del Capitano Manuel Fiorito e del Maresciallo Capo Luca Polsinelli, del commovente cordoglio degli alpini, del dolore delle famiglie, dell'estremo saluto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e di tutta l'Italia."
 
Mentre il ministro uscente della difesa sulla politica estera e quella militare, Antonio Martino,  dopo la cerimonia (VIDEO), a colloquio con i giornalisti, ha auspicato convergenze fra maggioranza e opposizione. "Ora si apre una nuova stagione  politica - ha detto Martino - nella quale spero che, sulle grandi questioni  di politica estera e di politica militare, si concreti una vera convergenza  fra maggioranza e opposizione". Il ministro della Difesa, poi, aggiunto  di aver commesso "l'errore, 11 anni fa, di  essere stato il primo ad usare la parola bipartisan nella politica italiana.  I tempi della politica estera sono lunghi, per questo bisogna che le linee  fondamentali in materia siano condivise per evitare che in ogni cambiamento di  governo, cambino anche le scelte e gli orientamenti, a maggior ragione per  la difesa". Trovare convergenze, per Martino,  "sarebbe un bene per l'Italia".
 
Al  generale Mauro Del Vecchio è stata, inoltre, consegnata il giorno prima, la massima onorificenza cittadina, l'Ambrogino d'Oro:  un tributo al Comando, ma, simbolicamente anche a tutti gli uomini e le donne che hanno fatto parte di ISAF VIII. L'Ambrogino d'Oro, è stato anche consegnato al principe Mostapha Zaher  per la «coraggiosa opera di mediatore durante la vicenda del rapimento a Kabul della milanese Clementina Cantoni nel giugno 2005".

Il principe  Mostapha Zaher alla sinistra del Sindaco e altre autorità

 
Il Corpo d'armata ha promosso sul territorio anche un'iniziativa umanitaria, «Fai volare la speranza», in cui sono stati coinvolti cittadini e istituzioni lombarde, soprattutto milanesi. Il sindaco Albertini, rientrato proprio di recente da una missione nella capitale afghana, dove ha consegnato a nome della città 40 autobus dell'Atm e 10 compattatori di rifiuti dell'Amsa, ha, inoltre, sottolineato l'importanza della cooperazione tra città e ha ringraziato le due aziende milanesi, Amsa e ATM, per il prezioso contributo non solo per aver donato i mezzi, ma, anche nel formare il personale. Mentre, nello scorso febbraio, l'assessore alle Relazioni internazionali, Giovanni Bozzetti, che aveva attivato con Amsa una raccolta differenziata di scarpe da ginnastica per le persone colpite da mine antiuomo, si era recato a Kabul per consegnare un grosso quantitativo.

Lo schieramento interforze in piazza Duomo



L'impegno militare e civile in Afganistan è anche riassunto nella mostra video-fotografica «Milano-Kabul, non stop» all'Ottagono, che in 82 immagini e con un filmato racconta l'azione umanitaria sia dei militari che dei civili. La mostra, dedicata alla memoria del tenente Manuel Fiorito e del maresciallo Luca Polsinelli, i due alpini caduti nell'attentato del 5 maggio a Kabul, si potrà visitare fino al 26 maggio. 
Il 4 maggio, invece, a Kabul è avvenuta la cerimonia di passaggio delle consegne alla Gran Bretagna.

 

LINKS CORRELATI E APPROFONDIMENTI:

- NATO RAPID DEPLOYABLE CORPS - ITALY 

- VIDEO CERIMONIA E INTERVISTE

- NASSIRYIA: SPECIALE CON APPROFONDIMENTI

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- Naja addio, Video  

 


 

 

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