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Aggiornato al 10 febbraio 2005 h. 17.23 C.E.T.

La colpa di essere italiani
 

Storia protagonista all’incontro "La tragedia del confine orientale dal 1922 al 1954” organizzato dalle Amministrazioni di Cesano, Corsico e Buccinasco che si terrà lunedì presso Villa Marazzi. Al centro della serata l’eccidio degli oltre 10.000 italiani che trovarono la morte nelle foibe istriane per mano dei partigiani di Tito

 
Cesano Boscone (11 febbraio 2005) – Una storia antica e drammatica. Il 10 febbraio 2005 è stato il primo “Giorno del Ricordo”, una data per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani vittime degli eccidi titini. Il passaggio delle province di Fiume, Pola, Zara e di una parte di Trieste e Gorizia alla Jugoslavia di Tito spinse oltre 350.000 italiani all’esodo verso l’Italia, ma solo i più fortunati la raggiunsero. Molti trovarono una morte atroce in quelle cavità naturali dette foibe: legati tra loro da catene e fili di ferro venivano spinti sull’orlo dell’abisso. Alcuni morivano sul colpo altri agonizzavano per le ferite e gli stenti.
 
L’Amministrazione di Cesano Boscone, insieme a quelle di Corsico e Buccinasco, ha organizzato un momento di riflessione che cercherà di fare luce se questo particolare momento storico. "La tragedia del confine orientale dal 1922 al 1954" è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà lunedì 14 febbraio presso Villa Marazzi (via Dante Alighieri 47, ore 21) a cui parteciperà, nel ruolo di relatrice, la professoressa Alessandra Chiappano, responsabile del settore didattico dell’ Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).
 
“È una storia complessa che ha radici molto lontane – spiega la professoressa Chiappano – che occorre doverosamente ricercare non solo nelle circostanze socio-politiche del periodo, ma soprattutto nelle origini di quella zona ‘di confine’”. “Sono convinta che il lavoro operato negli anni dagli storici locali sia stato ottimo – spiega la relatrice dell’incontro – ma non è mai stato diffuso integralmente per via di vari dissensi politici ed è anche per questo motivo che, per fare finalmente luce sui fatti, si evitino le equiparazioni facili e le strumentalizzazioni di parte”.
 
All’incontro interverranno Vincenzo D'Avanzo, Maurizio Carbonera e Sergio Graffeo, rispettivamente primi cittadini di Cesano Boscone, Buccinasco e Corsico, Arnaldo Mauri, professore Decano dell'Università di Milano, Giovanni Grigillo, presidente milanese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) e Ferruccio Fabbri, presidente cesanese dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI).

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