Pubblicità
Trova Lavoro
 

LOCAL DIRECTORIES

Aeroporti
Fiere
Hotels
Istituzioni
Provincia
Regione
Associazioni
Borsa
Cinema
Diocesi
Scuole
Lavoro
Biblioteche
Shopping
Teatri
Cucina
Lotto
Moda
Cerca
Edicola
Discopub
Trasporti
Stadio
Sanità

FOTO E VIDEO

 CONTATTI

MAPPE

INVIA NEWS

 WEBCAM
ANNUNCI
Pubblicità
Annunci gratuiti  
 
NEWS PER COMUNE
 

 

 

Rho
  Rozzano
Gudo Visconti
Zibido S. G.
ARCHIVIO: TUTTE LE NEWS DEL PASSATO
 
 
 
Tutta l'area di Milano ovest online
Ultimo aggiornamento domenica 21.11.2004, CET 18:25

ARTICOLI CORRELATI:


Reportage
TERRA SANTA: LE TENSIONI DELLA SPIRITUALITA'
Modernità e tradizione in un paese dai mille volti

Abbiamo seguito i  coraggiosi pellegrini dell'ovest Milano in Terra Santa, oltre un centinaio,  provenienti da Milano, Assago, Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio, Albairate, Gaggiano,   in una ricca ed intensa settimana in cui sono stati ripercorsi i luoghi della Fede, della nascita, della vita, della morte, della  resurrezione di Gesù.

In questa terra, dove il Verbo si è fatto Carne,  i partecipanti al viaggio, hanno scoperto e conosciuto un paese, la terra di Palestina e Israele: da Nazareth, a Betlemme, a Gerico, a Cafarnao, al Mar Morto, al parco nazionale del Qumran, a Gerusalemme; una terra crocevia di popoli, culture, religioni e storia, dall'ottimo clima; nel corso del viaggio i pellegrini hanno avuto anche interessanti incontri con alcune autorità locali, ma, di livello internazionale.

   

Gerusalemme: La spianata delle Moschee



Prima del viaggio, luogo comune per tutti i pellegrini, quando annunciavano agli amici, ai parenti, ai vicini e ai negozianti sotto casa del loro viaggio, se ne sono sentite dire dietro di tutti i colori: "Dove vai in guerra?", "Stai attento, vedi di tornare!", "Hai fatto testamento?", "Tutti i posti che ci sono proprio lì dovevi andare, non potevi andare altrove?"....e così via discorrendo. Addirittura una pensionata vedova ha tenuto nascosto all'unica figlia la sua meta onde evitare inutili apprensioni.

Gerusalemme


Purtroppo,  oggi, si deve smentire questa vox populi, di questa visione, che c'è nell'immaginario collettivo, di un intero paese distrutto e in preda a continui scontri e battaglie. Questo immaginario di questa realtà è anche quella che crede lo stesso pellegrino e che gli sembra essere confermato anche alla partenza in aeroporto, dove un imponente numero di agenti italiani e israeliani effettuano scrupolosi e attenti controlli, per la sicurezza di tutti.

L'incognita di trovare un paese distrutto dalla guerra, rimane,  finchè non si arriva all'aeroporto  "Ben Gurion" a Tel Aviv. Qui, si scopre che nel paese che non trova la pace, nella terra  dei secolari conflitti, sembra un controsenso, non vi è aria di guerra: superstrade, grattacieli, una terra deserta resa quasi completamente coltivabile.

Invero, a quattro anni dalla cosiddetta "Seconda Intifada"  e in seguito ai numerosi episodi di terrorismo,  il numero dei pellegrinaggi è calato in modo impressionante.

 

Il centro di Betlemme, l'Albero della Pace (Betlehem Peace Center)

Ultimamente c'è una piccola ripresa, ma, sostanzialmente in una situazione di continua tensione tra Israeliani e Palestinesi,  abbiamo appurato che i pellegrinaggi in Terra Santa, oggi, sono sicuri, al contrario di quello che si potrebbe immaginare dalle continue immagini di scontri che ci giungono quasi quotidianamente. Solo tanti controlli  e polizia ovunque. La prudenza è in ogni caso dovuta, ma, il conflitto, attualmente, non riguarda le mete dei pellegrinaggi.

Le vetrate di Chagall nella Sinagoga dell'Hadassah Medical Center

Naturalmente, la vista del muro, dei mataldetector nei negozi  dei quartieri israeliani, dei tanti ceck-point sembrano per il pellegrino elementi surreali inseriti nello splendido contesto, incomprensibili...ma, ci sono così come gli attentati.

La spianata delle moschee, in primo piano un check point


Così come è diversa la vita all'interno delle autonomie, dei territori occupati, dove oggi è rinchiuso il popolo palestinese, nei quali il problema è che ci si sente imprigionati, dove il lavoro continua a mancare e c'è tanta povertà e la situazione economica non è delle più rosee, dove l'emigrazione sembra l'unica soluzione al disagio politico e sociale, disagio il cui emblema è rappresentato da quel muro, difensivo per gli Israeliani, di gabbia per i Palestinesi.
 

Il muro in costruzione tra Gerusalemme e Betlemme

Forse gli unici che pagano sono proprio loro, i poveri  palestinesi dei territori occupati a subirne le conseguenze perché sono chiusi:  il dramma della guerra sembra  essere sostituto dal problema del disagio sociale, dove le tensioni dei conflitti non sono esteriori, ma, all'interno delle famiglie, dove i drammi della crisi trovano sordinamente sfogo, prendendo sempre più piede con forme di violenza. Questo dramma quotidiano  lo si apprende, ad esempio, sentendo le storie dei 60 bambini, ospiti dell'orfanotrofio di Suor Sophie a Betlemme.

Gerusalemme di notte: ebrei in preghiera al muro del pianto 


E' in questa terra, a Gerusalemme in particolare, che le tre religioni, le tre culture, quella ebraica, quella musulmana e quella cristina esplicano la loro massima spiritualità. E' qui dove la spiritualità di ogni fede si incontra l'una con l'una e  si scontra  nel momento in cui si trova a condividere luoghi, a scegliere i valori e le leggi della società.  

     

Ebrei al muro del pianto: durante una cerimonia religiosa vengono mostrate le Tavole

Questo incontro tra le spiritualità qui, inverosimilmente, arriva al suo apice: si trasforma in  tensione    sfociando  in modo errato  nel peggiore dei modi, dimenticando l'essenza aulica e somma del suo essere, fino al punto di trovare esplicazione solo nella violenza, con forme  bieche purtroppo. Il ritrovare l'equilibrio della propria spiritualità  insieme con gli altri nella ormai difficoltà quotidiana porterà alla pace.

L'arrivo al Museo della Memoria dell'Olocausto "Yad wa Shem": il vagone sospinto nel vuoto, simbolo della deportazione


Per questo, si può sostanzialmente dire che si avverte la tensione, ma, allo stesso tempo la  situazione politica è difficile da giudicare obiettivamente, in quanto gli annosi e numerosi episisodi di violenza, i fatti e le situazioni sono così ormai ingarbugliate, che è difficile venirne a capo  sentendo sia i singoli episodi di guerra riportati dai mass-media, sia il semplice soggiorno di qualche settimana  indurrebbe solo ad esprimere giudizi affrettati e, forse, erronei. 

Monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario Patriarcale  Latino a Nazareth 

Per questo cautela è dovuta di fronte a questo pluralismo e fervore religioso, che vede all'interno delle religioni stesse realtà variegate a volte anche in antitesi tra di loro, che si trovano tutte  in uno Stato, che esiste solo dal 1948.


Il Cardinale Martini, Santa Messa con i fedeli delle parrocchie del Sud-Ovest Milanese

Così, in questo contesto, il pellegrinaggio senza alcun intoppo si è svolto nella serenità  all'insegna di un rigido e ben organizzato "time table", nel corso del quale dalle guide è stata ripercorsa la vita di Gesù  tra archeologia, reperti storici, testi biblici ed  evangelici. Tra le guide, per la competenza,  la preparazione e la profonda e appassionata conoscenza del territorio, spicca Don Giampiero Alberti, il quale con semplici chiare parole riesce a trasmettere ai propri pellegrini e non solo, la passione in quanto riesce a collegare storia, tradizione, attualità e cultura mentre si percorrono i luoghi sacri.

Nel corso del viaggio, inoltre, i  fedeli sono stati ricevuti e hanno potuto confrontarsi con  i frati di Charles de Foucauld, poi, hanno conosciuto il vicario Patriarcale di Nazareth, Monsignor Boulos Marcuzzo, che li a ospitati nella sua casa, inoltre, hanno incontrato il cardinale Carlo Maria Martini, con il quale è stata  celebrata una messa, e, infine, hanno incontrato  il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, il quale si è presentato ai fedeli raccontandosi e raccontando l'attività della Custodia. 

Insomma, non per fare uno spot pubblicitario, andate in Terra Santa e vedrete che tornerete più ricchi non solo culturalmente, ma, anche perchè è il posto giusto per rigenerare  e rinvigorire lo spirito.

Vittorio Aggio 

(testo, foto e video)

IL REPORTAGE CONTINUA... GLI ARTICOLI CORRELATI:

 

 

 

Mi-lorenteggio.com e TangOnline.it
Copyright © 1999-2003 , Inc. All Rights Reserved.
Tutti i diritti riservati. Non siamo responsabili del contenuto dei siti inseriti.
prodotto, realizzato, scritto da  Vittorio Aggio, Cesano Boscone (MI)