All'Istituto "Leonardo da Vinci" di Cesano
Boscone
ALLAGANO LA
SCUOLA DUE VOLTE, AL TERZO TENTATIVO SORPRESI DAI CARABINIERI
Il sindaco
"valuteremo azioni di rivalsa"
Il 10 gennaio scorso, presso l'Istituto
"Leonardo da Vinci" di Cesano
Boscone, c'era stato il primo episodio,
quello che ha registrato i danni più gravi.
All'apertura della scuola, alcuni
dipendenti si erano accorti di un allagamento in
corso: l'acqua, uscita dai rubinetti dei
bagni lasciati aperti, aveva invaso i pavimenti
e danneggiato l'impianto elettrico delle aule
sottostanti.
La
scuola dove si sono verificati gli episodi
Due giorni dopo, si è verificato un altro
allagamento, che ha avuto meno danni grazie al
pronto intervento di alcuni dipendenti aiutati
dai carabinieri.
Dopo questi due episodi, i carabinieri convinti
che i due atti di vandalismo fossero gesti di
emulazione dell'allagamento avvenuto al liceo
Parini di Milano, lo scorso novembre, si sono
appostati, sia dentro che fuori all'edificio,
finchè non hanno sorpreso il gruppetto di amici
tornare all'azione.
L'Istituto
"Leonardo da Vinci"
I ragazzi coinvolti e ritenuti responsabili sono
cinque maschi e una femmina, hanno un'età che
varia dai 12 ai 15 anni.
Al Tribunale dei Minori di Milano sono stati
denunciati tre 15enni e un 14enne, che
frequentano altre scuole di Corsico. Non sono
invece imputabili un 13enne e la ragazzina,
12enne, l'unica iscritta alla scuola.
Decisa invece l'amministrazione
comunale; “Gli atti vandalici avvenuti il
10 e il 12 gennaio scorsi, con il fortunato
epilogo in seguito ad una azione concertata tra
l’Amministrazione comunale e l’Arma dei
Carabinieri, non possono essere paragonati a
quelli del liceo Parini” dichiara il
sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo, il
quale ritiene molto grave l’episodio
avvenuto nella scuola Alessandrini-Leonardo
da Vinci di via Vespucci. Però tende a
circoscrivere l’episodio.
“Due sono le ragioni – prosegue D’Avanzo -
che ci spingono a fare una distinzione dal caso
Parini: non è stato un atto premeditato fin nei
minimi particolari, con l’obiettivo di chiudere
la scuola e fare più danni possibili, come nel
caso della scuola milanese dove erano stati
otturati lavandini, sigillate porte e altro
ancora; inoltre, è stato compiuto da ragazzi che,
per la maggior parte non frequentano la scuola”.
Il sindaco però non intende minimizzare il fatto.
“Si tratta di fenomeni che ci spingono a non
abbassare la guardia. Tanto che ho già chiesto un
incontro al dirigente scolastico per valutare
insieme nuovi interventi, al fine di potenziare i
sistemi di sicurezza e anti intrusione”.
Una volta
quantificati nei dettagli i danni subiti, che però
non sono stati tali da provocare interruzioni
nelle attività didattiche (perché, in seguito
all’intervento degli uffici pubblica istruzione
e tecnico comunali, sono state individuate due
aule sostitutive) vi sarà un coinvolgimento delle
famiglie dei ragazzi. “Valuteremo le azioni di
rivalsa – conclude il sindaco – da
intraprendere nei confronti dei genitori dei
giovani responsabili, due dei quali sono di Cesano
Boscone”. V.
Aggio
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