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Via Pellico,
indennizzo a undici famiglie
per gli allagamenti del 2004
Saranno consegnate ai
cittadini le somme concordate,
grazie all’intesa tra Comune
e Amaga
ABBIATEGRASSO - Il 4
agosto 2004, a causa delle
abbondanti piogge estive, box,
taverne e cantine di molte
abitazioni di via Silvio
Pellico si allagarono con
conseguenti danni per i
residenti. Ora, a
distanza di due anni, le
famiglie che si trovarono a
fare i conti con quei disagi
possono contare su un
indennizzo. Un risultato
raggiunto grazie all’intesa
tra la società multiservizi
Amaga e il Comune di
Abbiategrasso, che domani
pomeriggio consegneranno ai
cittadini le somme a
ristoro dei danni riscontrati
alle strutture murarie. Sono
undici i nuclei familiari che
a suo tempo presentarono
richiesta di risarcimento e
che domani pomeriggio
riceveranno le somme
concordate. “Grazie
all’intervento di Amaga, che
si è fatta carico di tale
spesa, di intesa con il
Comune, viene superata la
situazione di stallo tra
compagnie assicurative che si
era creata e si dà così una
risposta concreta alle
famiglie – osserva il
sindaco – Si tratta di un
percorso iniziato un anno fa
per rispondere a problemi che
risalgono ai decenni passati e
che questa amministrazione
comunale ha ereditato. Accanto
agli indennizzi, si è
lavorato per risolvere il
problema a monte, ovvero
dotare questa zona della città
di una rete fognaria
adeguata”.
E’ prevista, infatti, la
realizzazione di una vasca di
accumulo presso il depuratore
e l’estensione del
collettore da via Silvio
Pellico fino al depuratore.
Opere che complessivamente
costeranno 4 milioni e 500
mila euro e la cui
progettazione esecutiva,
curata da Amaga, è già stata
ultimata. “Si tratta di
interventi di natura
strutturale – spiega Fossati
– che serviranno a risolvere
i problemi dei cittadini che
vivono in via Pellico e , nel
controtempo, permetteranno a
tutta la città di contare su
un sistema fognario adeguato
alle attuali esigenze e in
grado di supportare eventuali
nuove edificazioni”.
L’intervento è affidato ad
Amaga perché dal 2005 la
holding abbiatense è
proprietaria delle reti,
mentre prima di allora ne
curava solo la manutenzione
ordinaria. “Vorrei
sottolineare – osserva
Giovanni Brusati,
amministratore delegato di
Amaga – che la decisione di
farci carico degli indennizzi
è strettamente connessa alla
volontà di rispondere ad un
bisogno concreto delle
famiglie che hanno subito tali
disagi, ma non è in alcun
modo un’ammissione di
responsabilità in quanto il
problema degli allagamenti è
legato a carenze strutturali
che non dipendevano da Amaga,
la quale fino al 2005 era
competente soltanto per la
manutenzione ordinaria, che ha
sempre regolarmente effettuato
anche in quella zona”.
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