Buccinasco
(Milano) - Potrebbe essere
opera di Zanetto Bugatto(1401-1466),
pittore vissuto alla corte
degli Sforza, l'affresco
riproducente la Crocifissione
e presente nella chiesetta in
località Buccinasco Castello,
alle porte di Milano. L'opera
risalirebbe al 1480. E' il
responso del critico d'arte
on. Vittorio Sgabri che ieri
sera ha voluto vedere e
valutare Il valore artistico
dell'affresco conservato
nell'edificio di culto
dedicato alla Beata Vergine
Assunta. Ci sono anche
elementi fiamminghi su una
pittura tipicamente lombarda,
secondo Vittorio Sgarbi, che
però si è riservato di
proseguire la sua ricerca
sull'opera.
"E' con grande
soddisfazione che apprendiamo
il responso del noto critico -
dice il Sindaco, Maurizio
Carbonera - perché ci
consente di mettere un nuovo
tassello al lavoro che
l'Amministrazione sta portando
avanti nella ricostruzione
delle radici storiche della
nostra città. D'altra parte,
una realtà come la nostra,
alle porte di Milano ha
bisogno di identità propria,
perché, nonostante tutte le
iniziative che vengono
organizzate, rischia di essere
etichettata come gran parte
dei centri urbani della
periferia milanese, cioè una
città dormitorio. Il nostro
centro ha radici molto
lontane. Il 2005 vorremmo
dedicarlo al '700 e al Parini,
che ha fatto visita a
Buccinasco ospite dei conti
Durini".
Qualche
notizia su Zanetto Bugatto
"Il corpo visivo di
Zanetto Bugatto tarda a
prendere forma pur se
conosciamo il particolare
percorso del pittore, che ha
al suo attivo un soggiorno di
tre anni (1460-1463) presso
Rogier van der Weyden a
Bruxelles. Una lettera di
Bianca Maria Visconti al
maestro (7 maggio 1463) per
ringraziarlo di
"mostrarli liberamente
tucto quello intendevati"
ci assicura che si era
trattato di un proficuo
viaggio di lavoro (Sterling,
1984; Gilbert, 1998). Nessun
ritratto "rogeriano"
di fattura lombarda è stato
fino ad oggi
identificato (nel 1471 Zanetto
fu spedito a Mantova per
aggiornarsi sul nuovo corso
della pittura nella
"Camera" del
Mantegna in Palazzo Ducale);
le varie ipotesi formulate in
passato sono state
recentemente riesaminate da
Federico Cavalieri (1987,
1989, 1990; in "Museo
d'arte Antica", 1997) e
da Luke Syson (1996). Allo
stato attuale degli studi solo
il piccolo "Ritratto di
Galeazzo Maria Sforza" al
Castello Sforzesco di Milano
può essere restituito con
buona approssimazione al
collerico artista. Il
frammento di
pala con "Bona di Savoia
presentata da una Santa
martire" anch'esso al
Castello, meno convincente dal
punto di vista dello stile,
costituisce comunque una
testimonianza capitale di un
genere pittorico, la pala
d'altare con i ritratti degli
offerenti, che anche Zanetto
praticò (pure ad affresco,
come nella chiesa di San
Celso, 1473: Caffi, 1888):
tanto più che il dipinto,
realizzato per uno degli
altari del Duomo, divenne
probabilmente un testo di
riferimento per altre
produzioni simili (Syson,
1996, da completare con Shell,
1993a, e con B. Agosti, 1997).
da "Pittura a Milano,
Rinascimento e
Manierismo" 1998, Cariplo,
Milano - Ed.
Arti Grafiche Amilcare Pizzi.
La neve ferma Vittorio Sgarbi
Buccinasco 19 gennaio - Le cattive condizioni metereologiche a Roma e i
ritardi nei voli diretti a Milano, dove vi
sono ancora problemi per la neve e il ghiaccio,
hanno costretto l'on Vittorio Sgarbi a rinviare la
sua presenza a Buccinasco per valutare il valore
artistico di due affreschi della fine del 1400
conservati nella chiesetta della Beata Vergine
Assunta, in località Buccinasco Castello. Secondo
quanto riferito dalla sua segreteria, il critico
d'arte potrà giungere nella cittadina
dell'hinterland pvest di Milano solo verso le 23.30,
al termine della trasmissione su Telelombardia, alla
quale è stato invitato. Sarebbe dovuto intervenire
nel primo pomeriggio di oggi per valutare
l'importanza storica di due affreschi che risalgono
ad un periodo compreso tra la fine del 1400 e il
1500. Si trovano nella Chiesetta dedicata alla Beata
Vergine Assunta realizzata, intorno al 1300 in località Buccinasco Castello, secondo quanto
risulta dalle cronache di Goffredo da Bussero
contenute nel "Liber notitiae sanctorum
Mediolani". Oggi l'edificio religioso, che
dipende dalla chiesa di Romano Banco, è di proprietà
dei conti Brivio-Sforza. L'on. Sgarbi studierà il
cosiddetto "Affresco della Crocefissione",
dove sono raffigurati, ai piedi della Croce, San
Giovanni Battista e la Vergine Maria. Ma anche
l'affresco dove compaiono le tre Sante Martiri:
Agata, Barbara e Apollonia. Quest'ultima opera è
posteriore alla prima ed è stata realizzata, da un
artista anonimo, probabilmente come ex voto per
proteggere i raccolti dagli eventi atmosferici. Le
due opere rischiano di scomparire a causa
dell'umidità presente della chiesa.
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