IL CORNETTO
FREE MUSIC FESTIVAL SBARCA A
MILANO
Mattafix, Negramaro e Sting
per un concerto memorabile in
Piazza Duomo
Tempo d’estate, tempo di
live. Il “Cornetto Free
Music Festival” dà il via
al suo tour nel capoluogo
lombardo il 23 giugno, in un
pomeriggio afoso e rovente.
Nella splendida cornice di
Piazza Duomo, Ambra Angiolini
e il vj Alvin danno inizio ad
una delle manifestazioni
estive più amate dai giovani
milanesi proprio per le sue
caratteristiche primarie:
grandi artisti completamente
gratis. Già l’anno scorso,
quando sul palco si erano
alternati nomi come Francesco
Renga, Avri Lavigne e Black
Eyed Peas, si pensava di aver
raggiunto il massimo livello
di apprezzamento e
divertimento, ma quest’anno
gli organizzatori si sono
dovuti piacevolmente
ricredere.
Il concerto ha inizio nel
tardo pomeriggio con i Fiction
Plane, giovane band londinese,
e i Monopolio di Stato, una
delle tre band che hanno vinto
il concorso indetto dal
Festival per artisti
emergenti, i quali riscuotono
un buon successo tra il
pubblico che ha stoicamente
deciso di affrontare il
solleone. Più tardi fanno la
loro comparsa i Mattafix, duo
caraibico ma londinese di
adozione che in questi mesi
hanno fatto scatenare
l’Europa con hits come
“Big City Life”.
Foto
archivio mi-lorenteggio.com
Ma è con i Negramaro, band
salentina che dall’aprile
dello scorso anno è una delle
realtà più attive del
panorama musicale italiano,
che Piazza Duomo comincia a
scatenarsi. Un coro unico si
alza quando vengono intonate
canzoni come “Nuvole e
Lenzuola”, “Mentre Tutto
Scorre” o “Solo tre
minuti”, e la padronanza del
palcoscenico del cantante
Giuliano trova una conferma
quando, per un problema
tecnico, distrae il pubblico
con una bellissima versione a
cappella di “Estate”.
Un’ora di concerto intensa,
che spossa il pubblico
accaldato, ma che non gli
permette di perdersi il grande
protagonista della serata:
Sting. Circa centomila persone
invadono non solo la Piazza,
ma anche la Galleria e Corso
Vittorio Emanuele, pur di
sentire una voce che mai
perderà il brio della gioventù.
Tutte le età e tutte le
regioni italiane sembrano
essersi riunite a rendere
omaggio a una delle icone
musicali del nostro tempo. In
un concerto indimenticabile
che dura più di un’ora si
alternano canzoni storiche dei
Police come “Message in a
bottle” o la bellissima
“Every breathe you take”,
con quelle del suo presente da
solista, come “Feels of God”
e “Desert Rose”. Il
pubblico canta, balla, si
commuove, ride insieme al suo
idolo, dimenticandosi anche il
caldo e le zanzare. E come
tutte le favole più belle,
allo scoccare della mezzanotte
Sting saluta il pubblico
italiano, uno di quelli che
ama di più. Arrivederci
all’anno prossimo.
Alessia Lucchese
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