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CIRCOLARE
SULLE COLLABORAZIONI
COORDINATE A PROGETTO NEI CALL
CENTER: IL GOVERNO METTE UN
FRENO
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Con la firma della circolare
sulle "collaborazioni
coordinate a progetto",
il Ministro del Lavoro e
della Previdenza Sociale,
interviene in una materia
assai delicata e controversa,
quella relativa
all'utilizzo delle
collaborazioni coordinate a
progetto nel settore dei call
center, fornendo precise
direttive agli organi di
vigilanza per verificare la
corretta applicazione dei
contratti di
collaborazione coordinata e
continuativa a progetto, di
cui agli artt. 61 e ss. del
d.lgs. 276/03. La
circolare n. 17 del 14/06/2006
definisce i tipi di impiego
consentiti con le
collaborazioni a
progetto limitatamente a
quelle cosiddette "out
bound", tipicamente
rappresentate dagli operatori
dedicati a campagne
promozionali limitate nel
tempo, per le quali essi hanno
ampia possibilità di
predeterminare il contenuto,
l'intensità e le modalità
della loro prestazione
lavorativa.
Diversamente, la circolare
identifica nel cosiddetto
"in bound" quell'ambito
cui sono tipicamente
adibiti gli addetti al "customer
care" ed all'assistenza
"online". Questi
lavoratori svolgono
un'attività di cui non
possono predeterminare
contenuto e modalità,
limitandosi alla risposta
telefonica di cui essi
rappresentano il terminale
passivo. La circolare
chiarisce che tali modalità
dovranno essere assimilate al
lavoro subordinato e, di
conseguenza, gli ispettori
dovranno agire nel caso
riscontrino usi contrattuali
impropri.
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LINKS
CORRELATI E APPROFONDIMENTI:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/call_center/index.html
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
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