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CONSIGLIO
COMUNALE di CESANO BOSCONEDEL
28/04/2006
OSSERVAZIONI SUL CONTO
CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO
FINANZIARIO 2005 di Bongiorno
Vincenzo (F.I.)
Il secondo punto all’ordine
del giorno del Consiglio
Comunale di questa sera
riguarda l’esame e
l’approvazione del conto
consuntivo dell’esercizio
finanziario 2005.
Generalmente si tende a dare
una particolare importanza al
bilancio di previsione, mentre
per il conto consuntivo si
ritiene che la sua
approvazione costituisca quasi
un atto formale, dato che “i
giuochi sono stati fatti”,
nel senso che quel che è
stato fatto o non è stato
fatto non consente più alcun
rimedio, non consente alcuna
via di ritorno, una pur minima
via d’uscita.
Ma non è proprio così.
Secondo il mio parere, invece,
il conto consuntivo riveste
grande importanza
amministrativa e politica in
quanto costituisce il
documento che promuove o
boccia la maggioranza che
amministra il nostro Ente,
costituisce la cartina di
tornasole da cui traspare
l’impegno, la fatica nella
realizzazione dei progetti,
costituisce il documento che
individua lo stato di salute
economico finanziario
dell’Ente, costituisce il
documento che indica agli
organi amministrativi gli
indirizzi futuri su cui basare
la propria azione politica,
attraverso un’attenta e
corretta analisi degli
eventuali errori compiuti o
esperienze positive
sperimentate.
Dopo aver esaminato con
interesse gli atti del Conto
Consuntivo, pervenuti questa
volta ai consiglieri di
minoranza nei termini di
legge, sento doveroso bocciare
senza appello l’operato
dell’attuale maggioranza di
centro sinistra che amministra
il nostro Ente in quanto
questa sera viene presentato
al Consiglio Comunale per la
sua approvazione il risultato
della gestione 2005 o
rendiconto 2005 assolutamente
privo di alcuna rilevanza
sostanziale tale da propiziare
un mio giudizio favorevole.
Il Conto Consuntivo 2005, così
come tutti gli altri Conti
Consuntivi da un decennio a
questa parte, infatti,
continua a sprigionare tutta
la sua valenza solo
nell’ordinaria
amministrazione, quale il
pagamento degli stipendi del
personale e/o il pagamento di
spese per servizi di vitale
urgenza ed importanza per la
comunità cesanese.
Un Conto Consuntivo 2005, così
come tutti gli altri Conti
Consuntivi da un decennio a
questa parte, sottoposto ad
una drastica cura di
dimagrimento di ben
3.167.000,00 euro rispetto al
suo corrispondente Bilancio di
Previsione, cura questa che si
è rivelata necessaria ed
indispensabile per tenerlo in
vita durante l’anno scorso,
senza porsi in contrasto, sia
con le effettive capacità di
finanziamento del nostro Ente
Comunale, sia con le
limitazioni imposte dalla
legge finanziaria dello stato.
Un Conto Consuntivo 2005, così
come tutti gli altri Conti
Consuntivi da un decennio a
questa parte, che non è stato
in grado di realizzare, ancora
una volta, le opere
programmate con tanta enfasi
nel suo corrispondente
Bilancio di Previsione.
Un Conto Consuntivo 2005, così
come tutti gli altri Conti
Consuntivi da un decennio a
questa parte, che lascia
appese al chiodo opere per
circa 6.000.000,00 di euro, a
cui vanno ad aggiungersi
quelle programmate nell’anno
in corso.
Un Conto Consuntivo 2005, così
come tutti gli altri Conti
Consuntivi da un decennio a
questa parte, i cui indicatori
finanziari mettono in evidenza
i seguenti dati negativi:
-
la pressione delle entrate pro
capite è passata da €.
373,17 dell’anno 2000 a €.
672,10 dell’anno 2005;
-
la pressione tributaria pro
capite è passata da €.
267,88 dell’anno 2000 a €.
432,55 dell’anno 2005;
-
il grado di rigidità
strutturale si aggira intorno
al 40%;
-
il grado di rigidità per
indebitamento è
dell’10,40%;
-
l’indebitamento pro capite
è passato da €. 418.17
dell’anno 2000 a €. 781,53
dell’anno 2005;
-
la propensione
all’investimento è in
discesa libera dal 26,12% del
2003 (parentesi elettorale),
è passata al 17,35% del 2004
e al 16,41% del 2005;
-
come pure l’investimento pro
capite che da €. 238,35 del
2003 (parentesi elettorale) è
sceso a €. 151,12 del 2004,
a €. 147,72 del 2005.
Dati questi che, come più
volte avrò avuto modo di
ripetere in quest’aula,
stridono con la virtuosità
sancita per legge di cui si
vanta l’Amministrazione
Comunale, dati questi che
impietosamente puntano il dito
sullo stato di malessere
economico-finanziario del
nostro Ente, specie se si
considera che a fronte di un
aumento dell’indebitamento
pro capite, corrisponde una
drastica riduzione della
propensione all’investimento
sia generale che pro capite.
Elementi questi che hanno
spinto l’attuale maggioranza
di centro sinistra a ricorrere
con la massima urgenza al
toccasana della costituzione
di una Società patrimoniale,
che, secondo il mio parere,
non sortirà alcun effetto
positivo sui conti del nostro
Comune, bensì avrà soltanto
il potere di spostare
l’indebitamento fuori dal
controllo dell’Ente locale,
affidandolo ad una Società
Patrimoniale che avrà la
facoltà di agire fuori da
ogni condizionamento posto
dalle leggi finanziarie.
L’indebitamento attuale e
l’eventuale ulteriore
indebitamento futuro, vi
assicuro, resteranno a carico
dei cesanesi.
Mi permetto di far notare
all’attento e scrupoloso
Consigliere Walter Zucchelli,
che in occasione dell’unica
commissione economica fatta
sull’argomento ha puntato il
dito sull’indebitamento pro
capite di €.718,24, che
l’importo corretto
dell’indebitamento pro
capite di ciascun cesanese è
al 31/12/2005 di €.781,53,
contrariamente a quanto
riportato a pag.96 della
Relazione Tecnica del Conto
Consuntivo, in quanto,
sicuramente per errore, in
detta pagina è stato
riportato il debito residuo
mutuo al 31/12/2004 che era di
€.16.978.253,77 anzicchè
quello relativo all’anno
2005 che è di
€.18.474.552,45.
L’indebitamento pro capite,
secondo le previsioni,
raggiungerà €.1.000,00 per
ciascun cesanese al
31/12/2006.
Inoltre, non di poco conto è
il dato negativo del disavanzo
di €.402.607,06 indicato a
pag. 2 della Relazione Tecnica
al Rendiconto della Gestione.
Molte perplessità sorgono in
relazione al fatto che il
programma più consistente è
quello relativo alle strategie
di Governo ed Organizzazione,
che, assorbendo risorse per
circa 5.000.000,00 di euro, e
mortificando gli altri
programmi, conferma la volontà
politica
dell’amministrazione
comunale di investire ingenti
risorse a favore di una
maggiore burocratizzazione
dell’Ente, a discapito di un
suo salutare snellimento.
Come pure molte perplessità
sorgono dal fatto che i ricavi
per i servizi pubblici a
domanda individuale non
coprono i costi se non in
ragione del 61,00%, chiudendo,
nel 2005, con una perdita di
oltre un milione di euro che
va a sacrificare altre risorse
generali, che potevano essere
utilizzate invece per
realizzare altri progetti.
Particolare rilevanza ha
assunto la bassa percentuale
di copertura 43,68 relativa
alla Scuola Civica di Musica,
che, senza nulla togliere alla
apprezzabile sua valenza
culturale e sociale, a fronte
di costi per €.224.691,00 ha
avuto ricavi soltanto per
€.98.154,04 con una perdita
secca di oltre 125.000,00
euro.
Mi chiedo e vi chiedo quanti
sono i frequentanti la Scuola
civica di Musica residenti in
altri comuni, e se vi
sono elementi di efficacia, di
efficienza ed economicità o
di opportunità tali da
giustificare una perdita così
consistente, che appesantisce
i conti del nostro Ente ed il
carico fiscale dei cesanesi.
Sulla accertata scarsa
copertura economica dei
servizi a domanda individuale
mi sembra che la Corte dei
Conti non sia poi così tanto
tenera.
A proposito della Scuola
Civica di Musica, al
Consigliere Salvatore Ariemma,
che durante la manifestazione
del 25 aprile scorso, mi
faceva orgogliosamente notare
che finalmente il nostro Ente
Comunale ha risparmiato il
costo dell’intervento di una
banda musicale esterna, al
Consigliere Ariemma dicevo
metto in rilievo che con un
importo di 125.000,00 euro si
sarebbe potuta far intervenire
una banda musicale, non voglio
esagerare, per almeno 40 volte
in altrettante manifestazioni.
Riguardo alla manifestazione
del 25 aprile, con grande
preoccupazione ho avvertito il
gravissimo disagio dovuto al
fatto che il giorno
commemorativo della
liberazione dal nazifascismo,
sia stato trasformato con
animosità eccessiva in festa
dell’Unità ed in propaganda
politica, in barba agli
appelli di moderazione e
pacificazione sociale
propiziati dal Presidente
della Repubblica Carlo Azelio
Ciampi, e, cosa ancora più
grave, è che ciò sia
avvenuto con il contributo
economico della nostra
amministrazione comunale e
quindi dei cesanesi,
consistente anche in
prestazioni di servizi e
strutture del nostro Ente
messe a disposizione in
occasione di tale
manifestazione, contributo
della cui legittimità mi
riservo di discuterne in
occasione dell’approvazione
del Conto Consuntivo
dell’esercizio finanziario
2006.
Segnalo, inoltre, con
preoccupazione che due
parametri su otto, da
considerare per
l’individuazione delle
condizioni strutturalmente
deficitarie (allegato b alla
Relazione del Collegio dei
Revisori), sono il primo
discordante ed il secondo
negativo e precisamente:
-
il volume dei residui attivi
di fine esercizio proveniente
dalla gestione di competenza,
con esclusione di quelli
relativi all’ICI ed ai
trasferimenti erariali, è
superiore al 21% delle entrate
correnti di cui ai titoli I,
II e III nell’anno 2004 e
per poco non supera tale
soglia nell’anno 2005;
-
il volume dei residui passivi
di fine esercizio provenienti
dalla gestione di competenza
delle spese correnti è
superiore al 27% delle spese
di cui al titolo I della spesa
sia nell’anno 2004 che 2005.
A riguardo, anche quest’anno,
il Collegio dei Revisori a
pag. 14 così si esprime:
“Dalla verifica effettuata
nei residui attivi, il
Collegio ha rivelato che vi
sono residui attivi
provenienti dagli anni 2004 e
precedenti che hanno sì
sussistenza della ragione del
credito ma su cui si
raccomandano gli uffici
responsabili di procedere
entro il 31/08 del corrente
anno al recupero delle somme
scritte al fine di non
inficiare il parere sugli
equilibri di bilancio 2006”.
Nel condividere pienamente la
preoccupazione espressa dal
Collegio dei Revisori, secondo
cui non è possibile fondare
alcuna certezza di Bilancio
facendo affidamento solo su
un’ingente somma di residui
attivi per far fronte ad
un’ingente somma di
pagamenti di residui passivi,
aggiungo che mentre i residui
passivi accertati sono e
debbono essere pagati ai
rispettivi creditori, non
altrettanto si può dire dei
residui attivi, di cui ancor
oggi non si ha la certezza del
loro recupero, residui attivi
che ammontano a
€.10.476.491,61, nonostante
la riduzione subita
nell’anno 2005 rispetto
all’anno 2004.
A buon ragione il Collegio dei
Revisori teme che il mancato
recupero dei residui attivi
possa effettivamente inficiare
l’equilibrio del Bilancio
2006.
E mentre i parametri relativi
ai residui attivi e passivi
sono negativi e discordanti,
in una sola parola evidenziano
il grave malessere dei conti
del nostro Ente, gli altri
indicatori finanziari sopra
menzionati, pur rientrando nei
limiti della norma, vivono in
uno stato di estrema
sofferenza.
I dati e i relativi commenti
sopra esposti non lasciano
alcun dubbio sulla criticità
della situazione economico
finanziaria dell’Ente, che
necessita di una cura
immediata capace di snellire
la macchina comunale, capace
di ricercare delle economie
attraverso le quali si possa
invertire la rotta
dell’indebitamento.
Ma non è tutto.
Alla criticità
economico-finanziaria si
aggiungono i numerosi problemi
mai risolti, aggravati da una
politica ventennale disastrosa
(si pensi soltanto ai centri
commerciali ed al conseguente
collasso della viabilità
lungo l’arteria della nuova
vigevanese), aggravati da una
attività
politico-amministrativa
scarsamente significativa,
impantanata nei terreni
paludosi di Agenda 21, fino ad
oggi poco proficua,
imbrigliata nella burocrazia
della macchina comunale,
incapace nel programmare e
ancor di più incapace nel
realizzare, maestra
nell’inserire in ogni
Bilancio Preventivo opere che
sistematicamente non vengono
realizzate, una attività
politico-amministrativa
assente, sorda, distratta,
impaurita, una attività
politico-amministrativa
ripetitiva che da anni
programma ed elenca le stesse
opere sulle varie Relazioni
Previsionali o sulle varie
Relazioni al Rendiconto della
gestione fino al punto, in
certi casi, di dimenticare di
dover sostituire e/o
modificare almeno la data e/o
l’anno di riferimento,
incorrendo conseguentemente in
gravi errori di copiatura.
Tutto ciò emerge dal
confronto delle varie
relazioni.
Solo a titolo esemplificativo,
infatti, diventa significativo
e confermativo di quanto
appena detto che a pag.52
della Relazione Previsionale
anni 2006/2008, 8° cpv si
legga: “A seguito del
finanziamento ottenuto dal
Ministero per la costituzione
di una Società di
Trasformazione Urbana in
attuazione dell’art.120 del
D.lgs. 267/2000, finalizzata
alla riqualificazione
dell’ambito territoriale
sud-ovest di Milano, con la
partecipazione dei comuni di
Corsico, Trezzano e Milano,
nel corso del 2005 ( trattasi
di previsione anni 2006/2008)
proseguirà e si completerà
lo studio di prefattibilità
urbanistica dell’area sopra
descritta, attraverso tavoli
tecnici e politici tra le
amministrazioni interessate e
la Società incaricata per lo
studio di fattibilità, ecc.
ecc.”.
Dello stesso progetto e con le
stesse parole se ne parla
anche al:
-
cpv. 2 di pag.58 della
Relazione al Rendiconto della
Gestione 2005;
-
al cpv.6 di pag.49 della
Relazione Previsionale
2005/2007;
-
al cpv.4 di pag.56 della
Relazione al Rendiconto della
Gestione 2004;
-
al cpv.2 di pag.53 della
Relazione Previsionale
2004/2006;
-
al cpv.3 di pag.48 della
Relazione Previsionale
2003/2005;
-
al cpv.3 di pag.48 della
Relazione Previsionale
2002/2004.
Gli stessi esercizi di
copiatura, i così detti
copia-incolla, sono stati
eseguiti per tanti altri
progetti, quali la piscina, il
cimitero, il municipio, la
piccola tangenziale da e per
Muggiano, la cui realizzazione
così come progettata senza
alcuna previsione di
attuazione di un necessario
raccordo con la via Galvani di
Corsico, potrebbe portare più
danni alla viabilità del
quartiere Tessera ormai
collassata, che vantaggi alla
circolazione del Centro, tanti
altri progetti
trascritti con lo stesso
metodo copia-incolla quale il
raddoppio della ferrovia
Milano-Mortara, il progetto
dell’area Pasubio, le piste
ciclopedonabili, i trasporti
pubblici, ecc. ecc., progetti
di cui si trovano cenni
storici fin dai tempi più
antichi ed a cui, comunque,
l’attuale amministrazione di
centro sinistra che da anni
amministra il nostro Ente
Comunale non ha lesinato un
po’ di gloria riservando ai
diversi progetti un posto di
una certa rilevanza negli
annali delle Relazioni
Previsionali e negli annali
delle Relazioni al Rendiconto
delle Gestioni, per essere
conservati nella futura
memoria dei cesanesi come
opere fortemente volute, ma
irrimediabilmente rimaste
incompiute.
Vincenzo Bongiorno
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