Raccolta
differenziata: determinante la
frazione organica.
La raccolta differenziata
svolge un ruolo prioritario
nel sistema di gestione
integrata dei rifiuti in
quanto consente, da un lato,
di ridurre il flusso dei
rifiuti da avviare allo
smaltimento e, dall'altro, di
condizionare in maniera
positiva l'intero sistema di
gestione.
Altro fatto importante è il
risparmio economico, meno si
porta in discarica e meno si
spende, quindi meno si pagherà
per la "tassa dei
rifiuti" che nel nostro
Comune non subisce aumenti da
7 anni.
Buccinasco ha raggiunto, in
questi ultimi 3 anni, un buon
risultato percentuale di
differenziazione (ricevendo,
per la terza volta
consecutiva, il premio di
Legambiente come Comune "riciclone"),
superando quota 53% con punte
di oltre il 60%, se pur
lusinghiero questo dato non
basta.
Infatti se andiamo ad
analizzare con attenzione i
dati della raccolta scopriamo
che i cittadini "non
amano raccogliere la frazione
organica" o umido che dir
si voglia.
Bisogna tener presente che,
statisticamente, prendendo un
chilo di rifiuti il 35% è
composto da frazione organica,
risulta evidente l'importanza
dello scarto organico (scarto
di cucina, scarto di
giardino). In altri termini, i
modelli tradizionali di
raccolta differenziata (basati
generalmente sulla raccolta di
frazioni "secche"
come carta, plastica e
vetro) non consentono di
raggiungere un serio
obiettivo.
Che fare?
a) Incrementare la raccolta
dell'umido sul territorio
comunale; ci sono ancora
molte, troppe famiglie di
Buccinasco che non separano
questo tipo di rifiuto, molte
volte l'intera raccolta
condominiale è inficiata
dall'uso di sacchetti non
idonei (plastica), ricordiamo
che si devono usare i
sacchetti in "Mater-Bi"
distribuiti gratuitamente dal
Comune, oppure acquistati in
tutti i grandi magazzini della
zona.
b) Incentivare la pratica del
"compostaggio
domestico"; è molto
facile per chi ha un giardino
o comunque uno spazio
condominiale adeguato, dotarsi
di piccole compostiere o
semplicemente fare una buca
nel terreno e ricavarne un
utilissimo e sano
fertilizzante.
c) Verificare la possibilità
di dotarci di un piccolo
impianto comunale per la
"riduzione" del
rifiuto verde, cioè per
diminuire il peso di erba,
ramaglie, foglie e potature.
d) Reprimere economicamente
chi non si attiene alle
normative; una maggiore
severità dell'Ente nei
confronti di chi non rispetta
le regole andrà, purtroppo,
applicata con sanzioni
economiche (multe).
Naturalmente vinceremo questa
sfida solo con un radicale
"cambiamento
culturale", siamo sulla
buona strada!
Rino Pruiti
Assessore alle Politiche
ambientali e faunistiche
Sostenibilità ambientale
Agenda 21
Innovazione tecnologica
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