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Aggiornato il 29 maggio 2005 h. 23.37

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CONSIGLIO COMUNALE DEL 23/05/2005
OSSERVAZIONI SUL CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2004
 
 
Il Conto del Bilancio dell’anno 2004, dal punto di vista contabile, non fa una piega.
       Dal punto di vista politico, invece, è il documento che promuove o boccia una maggioranza, è la cartina di tornasole da cui traspare l’impegno, la fatica nel portare avanti e realizzare dei progetti, è il documento che individua lo stato di salute economico finanziario dell’Ente.
       E’ incontestabile il fatto che, a fronte di un forte indebitamento delle casse del nostro Comune, sono state realizzate poche opere e che l’aver trasformato Cesano Boscone in un cantiere aperto, solo in questo ultimo periodo, è servito solo a mascherare l’inefficienza dimostrata in 12 anni di ininterrotto governo di centro sinistra.
       Infatti, dall’esame della documentazione relativa al Conto del Bilancio, il nostro Ente Comunale, a mio parere, risulta essere ammalato e bisognoso di cure immediate.
       Entrando nel merito, l’andamento degli indicatori finanziari riportati a pag. 93 della Relazione Tecnica al Conto di Bilancio 2004 mettono in evidenza i seguenti dati negativi:
-       la pressione delle entrate pro capite è passata da E. 373,17 a E. 595,10;
-        la pressione tributaria pro capite è passata da E. 267,88 a E. 360,90;
-       il grado di rigidità strutturale si aggira intorno al 40%;
-       il grado di rigidità per indebitamento è dell’11,01%;
-       l’indebitamento pro capite è passato da E. 418.17 a E. 728,41;
-       la propensione all’investimento è in discesa libera dal 26,12% del 2003, è passata al 17,35 del 2004;
-       come pure l’investimento pro capite che da E. 238,35 del 2003 è sceso a E. 151,12 del 2004.
Dati questi che stridono con la virtuosità sancita per legge di cui si vanta il nostro Ente Comunale, dati questi che impietosamente puntano il dito sullo stato di malessere economico-finanziario del nostro Ente, specie se si considera che a fronte di un aumento dell’indebitamento pro capite, corrisponde una drastica riduzione della propensione all’investimento sia generale che pro capite.
La lettura delle tabelle da me elaborate, consistenti in tre facciate e allegate al presente intervento ci aiuterà a meglio comprendere la criticità della situazione economico-finanziaria del nostro Ente Comunale, la cui attività è stata fortemente condizionata da motivi elettorali (così si esprime l’autore della Relazione Tecnica al Rendiconto della Gestione a pag.48).
Infatti.
 
VEDI TABELLE
 
Inoltre, non di poco conto è il dato negativo del disavanzo di E. 328.117,41 indicato a pag. 2 della Relazione Tecnica.
Molte perplessità sorgono in relazione al fatto che il programma più consistente è quello relativo all’Ordinamento ed Organizzazione, che, assorbendo risorse per E. 4.152.855 (mortificando gli altri programmi), lascia intravedere la volontà politica di investire ingenti risorse a favore di una maggiore burocratizzazione dell’Ente Comunale, a discapito di un suo salutare snellimento.
Come pure molte perplessità sorgono dal fatto che i ricavi per i servizi pubblici a domanda individuale non coprono i costi se non in ragione del 60,07%, chiudendo, nel 2004, con una perdita di oltre un milione di euro che va a sacrificare altre risorse generali.
Infine segnalo con preoccupazione che due parametri su otto, da considerare per l’individuazione delle condizioni strutturalmente deficitarie (allegato b alla Relazione del Collegio dei Revisori), sono ben oltre i limiti consentiti e precisamente:
-       il volume dei residui attivi di fine esercizio proveniente dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all’ICI ed ai trasferimenti erariali, è superiore al 21% delle entrate correnti di cui ai titoli I, II e III;
-       il volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti è superiore al 27% delle spese di cui al titolo I della spesa.
A riguardo il Collegio dei Revisori nelle pagg. 13 e 14 così si esprime:
“Dalla verifica effettuata nei residui attivi, il Collegio ha rivelato che vi sono residui attivi provenienti dagli anni 2000 e precedenti che hanno sì sussistenza della ragione del credito ma su cui si raccomandano gli uffici responsabili di procedere entro il 31/08 del corrente anno al recupero delle somme scritte al fine di non inficiare il parere sugli equilibri di bilancio 2005”.
Nel condividere pienamente la preoccupazione espressa dal Collegio dei Revisori, secondo cui non è possibile fondare alcuna certezza di Bilancio facendo affidamento solo su un’ingente somma di residui attivi per far fronte ad un’ingente somma di pagamenti di residui passivi, aggiungo che mentre i residui passivi accertati sono e debbono essere pagati ai rispettivi creditori, non altrettanto si può dire dei residui attivi, di cui ancor oggi non si ha la certezza del loro recupero, residui attivi che ammontano  a E. 14.906.197,89 pari al 70% del Bilancio di Previsione del 2005.
A buon ragione il Collegio dei Revisori teme che il mancato recupero dei residui attivi possa effettivamente inficiare l’equilibrio del Bilancio 2005.
I dati e i relativi commenti sopra esposti non lasciano alcun dubbio sulla criticità della situazione economico finanziaria dell’Ente, che necessita di una cura immediata capace di snellire la macchina comunale, capace di ricercare delle economie attraverso le quali si possa invertire la rotta dell’indebitamento.
Ma non è tutto.
Alla criticità economico-finanziaria si aggiungono i numerosi problemi mai risolti, aggravati da una politica ventennale disastrosa (si pensi soltanto ai centri commerciali) e i numerosi progetti molto chiacchierati e mai eseguiti.
Mi riferisco alla realizzazione della piscina il cui iter amministrativo è fermo da sei anni al palo di partenza, perché pare che ancora devono essere perfezionati gli atti con il Comune di Milano ed il Pio Istituto di Maternità per l’acquisizione dell’area.
Mi riferisco alla realizzazione del nuovo Cimitero il cui iter amministrativo è fermo da cinque anni al palo di partenza e visti i pareri negativi del Parco Sud, il primitivo progetto è stato letteralmente stravolto.
Mi riferisco alla realizzazione del nuovo Municipio, da alcuni anni programmato ed il cui iter amministrativo è ancora fermo al palo di partenza.
Mi riferisco alla costituzione della Società di Trasformazione Urbana (STU), finalizzata alla riqualificazione del sud-ovest di Milano alla riqualificazione della nuova vigevanese, e del quartiere Tessera in particolare, costituzione, inserita nella programmazione di svariati anni, il cui iter amministrativo è ancora fermo al palo di partenza.
Mezzi pubblici inadeguati ed al collasso.
Le piste ciclopedonabili che dovranno essere riviste e realizzate in un contesto sovracomunale.
La tangenzialina da e per Muggiano, ecc, ecc, ecc.
 
In attesa di trovare le soluzioni ai numerosi problemi, propiziati dalle amministrazioni rosse che nei tempi si sono succedute, propongo di istituire dei corsi, possibilmente serali, che abituino i cesanesi a convivere con il problema della viabilità e del traffico specie nel quartiere tessera, a convivere con il problema dei trasporti pubblici, proponendo marce solitarie (salutare e più veloce rispetto ai mezzi pubblici) per raggiungere la fermata della metropolitana di Milano-Bisceglie, a convivere con il problema dell’inquinamento, ecc. ecc.
 
I momenti dell’ascolto, che ultimamente l’amministrazione comunale ha messo in atto in relazione al problema del Trasporto Pubblico, sono finiti, come pure sono finiti i tempi di ricreazione post-elettorale. E’ giunto il momento che l’attuale maggioranza di centro sinistra prenda coscienza finalmente dei numerosissimi problemi dei cittadini e cerchi, una volta per tutti, di risolverli, tenendo sotto attento controllo i conti del nostro Ente Comunale, virtuosi, come ho detto prima, solo per legge.
 
                             Vincenzo Bongiorno

 

 

 

SCARICA IL CONSUNTIVO SPESE A CONFRONTO GENERALI, CLICCA QUI (REDATTO DAL CONSIGLIERE BONGIORNO, F.I.)


 

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