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DIRETTIVA BOLKESTEIN
Prima di esprimere la
posizione di Alleanza
Nazionale sulla direttiva
Bolkestein, vogliamo precisare
che la responsabilità di
questa direttiva, che prevede
la totale mercificazione dei
servizi pubblici, non è
solamente del funzionario
olandese.
Il principale responsabile è
l'ex presidente della
Commissione Europea Romano
Prodi che durante la sua
permanenza a Bruxelles non si
è mai occupato di problemi
importanti, come l’Euro,
l’immigrazione clandestina,
l’esercito europeo, la
guerra in Iraq, l’invasione
commerciale della Cina, ma ha
preferito occuparsi di banalità
stabilendo quale dovesse
essere la misura dei piselli e
la lunghezze delle banane per
essere commercializzati.
La direttiva che il Parlamento
Europeo si appresta a
discutere ed approvare,
elaborata dal Commissario
Europeo Bolkestein consultando
10.000 aziende europee ed
ignorando completamente gli
organismi democraticamente
eletti dai cittadini, i
sindacati dei lavoratori e le
organizzazioni della società
civile che ne rappresentano
interessi ed istanze, pone
fine a quel che rimane
del "modello sociale
europeo".
La Direttiva Bolkestein apre
la strada alla completa
"privatizzazione" di
tutti i servizi che non siano
erogati direttamente e
gratuitamente dalle strutture
pubbliche, rendendoli quindi
più costosi (privato
significa profitto) e meno
accessibili:
con il "principio del
paese d'origine" la
Direttiva stabilisce che
l'azienda privata che eroga
questi servizi deve rispettare
solo le leggi e le regole del
paese dove ha la sede legale (es.:
un'azienda privata con sede in
Polonia - magari italiana
delocalizzata - eroga servizi
in Italia ma non deve
rispettare le leggi fiscali,
sociali e ambientali o il
sistema di sicurezza sociale
italiani bensì quelli
polacchi - che tutelano meno
chi usufruisce del servizio e
i lavoratori occupati).
la Direttiva Bolkestein con il
"principio del paese
d'origine" incita le
aziende che erogano servizi a
spostarsi verso i Paesi
dell'Unione dove le normative
fiscali, sociali e ambientali
sono più permissive e con la
norma del "distacco dei
lavoratori" prevede che i
controlli siano a carico del
paese d'origine, quindi niente
verifiche in Italia
sull'applicazione delle
normative e dei contratti,
insomma meno diritti.
L´approvazione della
Direttiva Bolkestein da parte
della Commissione Europea
determinerebbe gravi
conseguenze nel settore dei
servizi. Infatti il progetto
di Direttiva stabilisce un
quadro giuridico generale per
eliminare gli ostacoli alla
libertà di insediamento dei
fornitori di servizi e alla
libera circolazione dei
servizi in seno agli Stati
membri.
Tali ostacoli sono
rappresentati secondo la
Commissione Europea dalle
legislazioni nazionali. La
nuova definizione di servizi
é molto ampia ed apre la
strada alla privatizzazione ed
alla messa in concorrenza di
quasi tutte le attività di
servizio.
Inoltre l’introduzione
della regola del paese d´origine
consente di deregolamentare e
privatizzare totalmente i
servizi che non sono forniti
direttamente e gratuitamente
dai poteri pubblici.
Alleanza Nazionale ha
presentato odg in quasi tutti
le regioni, province e comuni
d’Italia per porre in
essere ogni tipo di azione
finalizzata ad ottenere il
ritiro o una sostanziale
modifica della Direttiva,
soprattutto perchè i principi
in essa stabiliti minano
direttamente il potere
discrezionale delle autorità
locali.
Alleanza Nazionale ritiene
indispensabile porre
all’attenzione dei cittadini
italiani alcune gravi proposte
che provengono dall’Europa,
sempre più lontana dalle
esigenze dei popoli europei.
Riteniamo infatti, che in
gioco non ci siano solo i
diritti di milioni di
cittadini, ma il concetto di
Europa.
Questa Direttiva costituisce
un feroce attacco allo Stato
Sociale dell’UE, un progetto
che mette sullo stesso piano
servizi essenziali come la
sanità, la cultura e
l’insegnamento con altri
servizi a scopo di lucro.
Un attacco ai pilastri dello
Stato Sociale italiano e
dell’Europa sociale in cui
fortemente crediamo, un
attacco ai diritti degli
italiani e di tutti gli
europei, un attacco che
Alleanza Nazionale non
condivide, e lo ha manifestato
in tutte le sedi istituzionali
a cominciare da Bruxelles, e
lo ribadiamo anche questa sera
votando l’odg presentato dal
consigliere Zucchelli.
Cesano Boscone 11/11/05
Santi Raimondo
Capogruppo di A.N.
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