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Aggiornato il 23  novembre 2005 h. 00.47

"LEGGE FINI" CONTRO OGNI DROGA
 

Il disegno di legge Fini affronta le problematiche legate alla droga e alle tossicodipendenze, e cerca di farlo senza pregiudizi ideologici.
Si tratta di una via alternativa, sia al proibizionismo che all'antiproibizionismo. Il disegno di legge, infatti, esprime un giudizio chiaramente negativo sulla droga e il suo semplice uso, ma vuole anche investire sulla prevenzione della tossicodipendenza e sul recupero di chi ne è rimasto vittima.
Il ddl Fini nasce dall'esigenza di riformare l'attuale legislazione, che si è dimostrata carente soprattutto per due ragioni:
•  sanzioni incerte riguardo all'uso, alla detenzione e allo spaccio di droghe;
•  difficoltà di recupero effettivo per i tossicodipendenti, spesso costretti a tornare in carcere dopo aver completato il proprio percorso di recupero.
Il disegno di legge elimina ogni distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti.
Per Alleanza Nazionale la droga non è né leggera né pesante. E’ semplicemente droga. L’uso di sostanze come hashish e marijuana, le cosiddette “droghe leggere”, costituiscono infatti, se non il percorso obbligato, sicuramente la strada maestra al consumo di altre droghe, ma possono anche causare, secondo un documento del Consiglio Superiore di Sanità, forme di depressione, ansietà e schizofrenia, o ridurre la capacità di memoria di una persona.

Uno degli scopi principali del disegno di legge Fini  è quello di reintrodurre l'effettiva punibilità degli spacciatori, fare chiarezza in quella zona grigia posta fra il consumo e lo spaccio, dal momento che anche la mera detenzione di apprezzabili quantità di stupefacenti  è stato dimostrato, costituisce un significativo punto di partenza per la diffusione del fenomeno per tanti consumatori.
Alleanza Nazionale ritiene che  il disegno di legge Fini tende al recupero del tossicodipendente e inasprisce le pene contro gli spacciatori che in questi anni hanno  continuato tranquilli e indisturbati, a vendere morte ai nostri figli.

Alleanza Nazionale intende fare anche chiarezza e spazzare via le "menzogne tossiche" spacciate a profusione dalla sinistra che come al solito pensa di avere il dono esclusivo della intelligenza e della verità e francamente ne siamo stufi.
 
 
Non è assolutamente vero che con il disegno di legge Fini coloro che fumano uno spinello, e i tossicodipendenti in genere, verranno sbattuti in galera.
 
Incorrerà nella sanzione penale solo chi verrà trovato in possesso con più di: 500 milligrammi di principio attivo di cocaina; 200 mg di eroina; 0,05 mg di Lsd; 200 mg di metadone; 200 mg di morfina e oppio; 250 mg di cannabis, cioè l'occorrente per confezionare oltre 10 spinelli.
 
Riteniamo che chiunque vada in giro con tali quantità di sostanze stupefacenti in tasca non lo fa per mero uso personale, ma perché vuole spacciarle o comunque cederle ad altri.

In ogni caso la sanzione penale non significa galera. Il disegno di legge prevede che  il consumatore di droga non venga considerato esclusivamente come un disagiato o un ammalato, ma come un soggetto che, nel caso della tossicodipendenza, pur avendo bisogno di cure, compie una scelta che la società non apprezza.
 
Lo Stato, sfavorevole a tale scelta, tuttavia tende la mano a colui che sbaglia, perché comprende che dietro quell’errore vi è una serie di vuoti esistenziali e di problemi personali, ed esenta il consumatore di droga dalla sanzione amministrativa o penale, a condizione di smettere con la droga e di seguire un percorso di riabilitazione, anche attraverso un lavoro di pubblica utilità.
 
Tanto è vero che qualora il tossicodipendente abbia già intrapreso la strada del recupero in una comunità, e quindi non commetta più reati per procurarsi la droga,  il disegno di legge Fini lo mette al riparo dall'attuale spada di Damocle, evitando che possa tornare in galera per scontare il resto della pena.
Alleanza Nazionale giudica negativamente il semplice uso di droghe, anche se da questo non derivano direttamente conseguenze penali. Drogarsi non rappresenta un atto di libertà, ma il rifiuto delle proprie responsabilità di cittadino. Per questo lo Stato ha il  diritto e il dovere di intervenire.
Il recupero viene avviato fin dal momento in cui viene disposta la custodia cautelare in carcere. Questa può essere evitata con gli arresti domiciliari e iniziando un programma terapeutico. In tal modo si evitano vere e proprie ingiustizie accadute in passato. E' il caso di molte persone in attesa di giudizio che, una volta completato il programma di recupero, avendo maturato condanne superiore ai 4 anni  sono finite in carcere.
 
Oltre il recupero, una parte significativa del disegno di legge riguarda l'attività di prevenzione, in cui sono coinvolte diverse istituzioni, prima fra tutte la scuola.
Il disegno di legge Fini, incentiva le comunità di recupero facilitando l’accesso del tossicodipendente. Inoltre le stesse comunità sono messe in concorrenza con i SERT la cui filosofia di fondo è quella di accompagnare pian piano il tossicodipendente ad una “dolce” morte con la continua somministrazione di metadone, sostanza che a lungo andare distrugge organi primari come il fegato.
Il programma di recupero di un tossicodipendente non può limitarsi alla somministrazione di farmaci e ad interventi medici. E' qualcosa di più ampio e complesso, che coinvolge tutta la sfera esistenziale di una persona. Per questo alle comunità è riconosciuta, per la prima volta, la possibilità di certificare la dipendenza da droga e di predisporre il piano terapeutico.
L’opposizione della sinistra a questo disegno di legge è solamente ideologica e priva di contenuti seri.
Si fanno tante giuste e sacrosante campagne educative per l’utilizzo del casco alla guida delle due ruote per salvaguardare la propria incolumità fisica.
Lo stesso, in forme ancora più marcate, si deve fare per la lotta ad ogni tipo di droga.
La sinistra vuole una società assuefatta e massificata perché più facilmente controllabile. La destra vuole mantenere libere e sane le coscienze dei giovani proponendo modelli di vita e di Valori che non hanno niente a che fare con la “cultura dello sballo”.  
Alleanza Nazionale e il suo presidente  Fini hanno pensato il disegno di legge  per la salvaguardia di tutti i cittadini, perché la droga, direttamente o indirettamente, può danneggiare la salute e la personalità di chiunque. Per questo, così come la droga non fa distinzioni tra le persone, noi non vogliamo fare distinzioni con la droga.
 
 
Cesano Boscone 22/11/05                                      Santi Raimondo 
                                                                            Capogruppo di A.N. 


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- INTERVENTI: LA PIAZZA DEL CONSIGLIERE DI MILANO OVEST

 


 

 

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