|
"LEGGE
FINI" CONTRO OGNI DROGA
Il disegno di legge Fini
affronta le problematiche
legate alla droga e alle
tossicodipendenze, e cerca di
farlo senza pregiudizi
ideologici.
Si tratta di una via
alternativa, sia al
proibizionismo che
all'antiproibizionismo. Il
disegno di legge, infatti,
esprime un giudizio
chiaramente negativo sulla
droga e il suo semplice uso,
ma vuole anche investire sulla
prevenzione della
tossicodipendenza e sul
recupero di chi ne è rimasto
vittima.
Il ddl Fini nasce
dall'esigenza di riformare
l'attuale legislazione, che si
è dimostrata carente
soprattutto per due ragioni:
• sanzioni incerte
riguardo all'uso, alla
detenzione e allo spaccio di
droghe;
• difficoltà di
recupero effettivo per i
tossicodipendenti, spesso
costretti a tornare in carcere
dopo aver completato il
proprio percorso di recupero.
Il disegno di legge elimina
ogni distinzione fra droghe
leggere e droghe pesanti.
Per Alleanza Nazionale la
droga non è né leggera né
pesante. E’ semplicemente
droga. L’uso di sostanze
come hashish e marijuana, le
cosiddette “droghe
leggere”, costituiscono
infatti, se non il percorso
obbligato, sicuramente la
strada maestra al consumo di
altre droghe, ma possono anche
causare, secondo un documento
del Consiglio Superiore di
Sanità, forme di depressione,
ansietà e schizofrenia, o
ridurre la capacità di
memoria di una persona.
Uno degli scopi principali del
disegno di legge Fini è
quello di reintrodurre
l'effettiva punibilità degli
spacciatori, fare chiarezza in
quella zona grigia posta fra
il consumo e lo spaccio, dal
momento che anche la mera
detenzione di apprezzabili
quantità di stupefacenti
è stato dimostrato,
costituisce un significativo
punto di partenza per la
diffusione del fenomeno per
tanti consumatori.
Alleanza Nazionale ritiene che
il disegno di legge Fini tende
al recupero del
tossicodipendente e inasprisce
le pene contro gli spacciatori
che in questi anni hanno
continuato tranquilli e
indisturbati, a vendere morte
ai nostri figli.
Alleanza Nazionale intende
fare anche chiarezza e
spazzare via le "menzogne
tossiche" spacciate a
profusione dalla sinistra che
come al solito pensa di avere
il dono esclusivo della
intelligenza e della verità e
francamente ne siamo stufi.
Non è assolutamente vero che
con il disegno di legge Fini
coloro che fumano uno
spinello, e i
tossicodipendenti in genere,
verranno sbattuti in galera.
Incorrerà nella sanzione
penale solo chi verrà trovato
in possesso con più di: 500
milligrammi di principio
attivo di cocaina; 200 mg di
eroina; 0,05 mg di Lsd; 200 mg
di metadone; 200 mg di morfina
e oppio; 250 mg di cannabis,
cioè l'occorrente per
confezionare oltre 10
spinelli.
Riteniamo che chiunque vada in
giro con tali quantità di
sostanze stupefacenti in tasca
non lo fa per mero uso
personale, ma perché vuole
spacciarle o comunque cederle
ad altri.
In ogni caso la sanzione
penale non significa galera.
Il disegno di legge prevede
che il consumatore di
droga non venga considerato
esclusivamente come un
disagiato o un ammalato, ma
come un soggetto che, nel caso
della tossicodipendenza, pur
avendo bisogno di cure, compie
una scelta che la società non
apprezza.
Lo Stato, sfavorevole a tale
scelta, tuttavia tende la mano
a colui che sbaglia, perché
comprende che dietro quell’errore
vi è una serie di vuoti
esistenziali e di problemi
personali, ed esenta il
consumatore di droga dalla
sanzione amministrativa o
penale, a condizione di
smettere con la droga e di
seguire un percorso di
riabilitazione, anche
attraverso un lavoro di
pubblica utilità.
Tanto è vero che qualora il
tossicodipendente abbia già
intrapreso la strada del
recupero in una comunità, e
quindi non commetta più reati
per procurarsi la droga,
il disegno di legge Fini lo
mette al riparo dall'attuale
spada di Damocle, evitando che
possa tornare in galera per
scontare il resto della pena.
Alleanza Nazionale giudica
negativamente il semplice uso
di droghe, anche se da questo
non derivano direttamente
conseguenze penali. Drogarsi
non rappresenta un atto di
libertà, ma il rifiuto delle
proprie responsabilità di
cittadino. Per questo lo Stato
ha il diritto e il
dovere di intervenire.
Il recupero viene avviato fin
dal momento in cui viene
disposta la custodia cautelare
in carcere. Questa può essere
evitata con gli arresti
domiciliari e iniziando un
programma terapeutico. In tal
modo si evitano vere e proprie
ingiustizie accadute in
passato. E' il caso di molte
persone in attesa di giudizio
che, una volta completato il
programma di recupero, avendo
maturato condanne superiore ai
4 anni sono finite in
carcere.
Oltre il recupero, una parte
significativa del disegno di
legge riguarda l'attività di
prevenzione, in cui sono
coinvolte diverse istituzioni,
prima fra tutte la scuola.
Il disegno di legge Fini,
incentiva le comunità di
recupero facilitando
l’accesso del
tossicodipendente. Inoltre le
stesse comunità sono messe in
concorrenza con i SERT la cui
filosofia di fondo è quella
di accompagnare pian piano il
tossicodipendente ad una
“dolce” morte con la
continua somministrazione di
metadone, sostanza che a lungo
andare distrugge organi
primari come il fegato.
Il programma di recupero di un
tossicodipendente non può
limitarsi alla
somministrazione di farmaci e
ad interventi medici. E'
qualcosa di più ampio e
complesso, che coinvolge tutta
la sfera esistenziale di una
persona. Per questo alle
comunità è riconosciuta, per
la prima volta, la possibilità
di certificare la dipendenza
da droga e di predisporre il
piano terapeutico.
L’opposizione della sinistra
a questo disegno di legge è
solamente ideologica e priva
di contenuti seri.
Si fanno tante giuste e
sacrosante campagne educative
per l’utilizzo del casco
alla guida delle due ruote per
salvaguardare la propria
incolumità fisica.
Lo stesso, in forme ancora più
marcate, si deve fare per la
lotta ad ogni tipo di droga.
La sinistra vuole una società
assuefatta e massificata perché
più facilmente controllabile.
La destra vuole mantenere
libere e sane le coscienze dei
giovani proponendo modelli di
vita e di Valori che non hanno
niente a che fare con la
“cultura dello sballo”.
Alleanza Nazionale e il suo
presidente Fini hanno
pensato il disegno di legge
per la salvaguardia di tutti i
cittadini, perché la droga,
direttamente o indirettamente,
può danneggiare la salute e
la personalità di chiunque.
Per questo, così come la
droga non fa distinzioni tra
le persone, noi non vogliamo
fare distinzioni con la droga.
Cesano Boscone 22/11/05
Santi Raimondo
Capogruppo di A.N.
|
|
|
LINKS
CORRELATI E APPROFONDIMENTI:
- INTERVENTI:
LA PIAZZA DEL CONSIGLIERE DI
MILANO OVEST
|
|
|
|
|
GALLERIE
|
|
LE
FOTO
DEL MESE
|
|
MULTIMEDIA
|
I video del mese
|
|
|
|
|
|
|
|
|