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In mezzo
chilometro la corrente nata
negli anni Cinquanta
La Beat
generation entra nell’orto
Una vera e propria libreria
tematica all’aperto, dove si
potrà leggere stando seduti
sotto la pergola o percorrendo
un percorso di bandiere gialle
e pannelli dedicato a 41
artisti. L’allestimento si
inserisce nell’area degli
orti ecologici comunali,
situata in via Alpini; verrà
inaugurato dal sindaco,
Maurizio Carbonera, lunedì 26
giugno alle ore 19.30
Buccinasco (22 giugno 2006)
– L’anno scorso, la via
della Musica; ora
–esattamente lunedì 26
giugno alle ore 19.30- la via
della Beat generation. La
valorizzazione e la
caratterizzazione del
territorio, obiettivo
considerato prioritario dalla
giunta Carbonera, trova un
ulteriore momento di sintesi.
“È un nuovo passo di questo
processo”, conferma
l’assessore al tempo libero,
Pietro Gusmaroli, “al cui
elenco dobbiamo poi aggiungere
altri punti di riferimento già
concretizzati, come la piazza
dei Giusti, la piazza del
Pensiero e il parco della
Poesia. Richiamano valori e
simboli precisi, che vogliono
accrescere nei cittadini il
senso di appartenenza e di
identità per il luogo in cui
vivono”.
Il nuovo percorso si sviluppa
in prossimità di via degli
Alpini, all’interno
all’area degli orti
ecologici comunali; verrà
inaugurato alla presenza fra
l’altro del sindaco di
Buccinasco, Maurizio Carbonera,
dell’assessore Gusmaroli e
dell’ideatore del progetto,
il fotografo Cesare Monti.
Alla cerimonia seguirà un
rinfresco organizzato in
accordo con la Commissione
orti, che utilizzerà prodotti
vegetali coltivati negli
stessi appezzamenti.
Una libreria all’aperto
La via della Beat generation
è una vera e propria libreria
all’aperto: si avrà la
possibilità di consultare i
volumi tratti da una piccola
biblioteca tematica posta
all’entrata degli orti,
magari stando seduti sotto gli
alberi a fianco del bar
situato all’entrata. Così,
chiunque vuole, potrà sedersi
sotto la pergola o accanto ad
un campo di ortaggi per
leggersi tranquillamente un
racconto.
“Questo spazio –prosegue
l’assessore- è creato
nell’area interna agli orti
comunali; mira a coniugare la
tradizione con le innovazioni,
a confrontare il sapere con la
saggezza”.
Il tragitto, lungo circa 500
metri, è scandito da 41
bandiere, tutte di colore
giallo intenso, poste su
pennoni alti 5 metri in legno
di bambù. Alla base vi sono
delle targhe: riportano i nomi
dei personaggi che hanno dato
vita e sono stati testimoni
della Beat generation ma
offrono anche una breve
biografia e i titoli delle
opere più importanti.
Nella piazzetta centrale i
visitatori troveranno una
postazione costituita da una
seduta e da un leggio in legno
e perspex, sopra cui scorrerà
-protetto da un rivestimento
trasparente- un rotolo di
pergamena. Riprodurrà il
testo di un libro, che verrà
cambiato ogni sei mesi, la cui
lettura sarà facilitata
attraverso due manopole. La
prima opera è “Howl”, di
Allen Ginsberg.
L’allestimento non è solo
statico. Sono previste infatti
iniziative legate
all’avanguardia
visivo-musicale, che verranno
sviluppate nella stessa area.
Anni Cinquanta, la protesta
della Beat generation
“Beat generation” è la
corrente letteraria e
culturale fiorita negli anni
Cinquanta in Usa; è
caratterizzata da una netta
posizione di protesta nei
confronti della società
conformistica del secondo
dopoguerra: una generazione
stanca, che ritiene di non
poter lasciare un’eredità
al mondo contemporaneo. Fu
Jack Kerouac a parlare per la
prima volta di “beat” nel
senso di “battuto”,
riferendosi non al ritmo
musicale o all'idea di
beatificazione, ma riprendendo
il tema dell'uomo moderno,
battuto, appunto, e sconfitto
di fronte alla società, alla
falsa comunicazione,
all'avidità per il denaro,
alla violenza, alla sete di
potere.
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