L'ASSESSORE
PAPETTI SI DIMETTE: ECCO
TUTTI I PERCHE'
Dalla sede del Partito della
Rifondazione Comunista di
Assago - Circolo R.
Luxemburg è stato diramato
questo comunicato:
"Dopo il documento
del 2 novembre 2004 in cui,
tenendo come riferimento il
programma elettorale,
avevamo chiarito la nostra
posizione sulle scelte
urbanistiche sulle quali
l’Amministrazione doveva
confrontarsi e in cui erano
stati indicati quali punti
sono per noi inderogabili:
· Riduzione del
commerciale
· No alla residenza
permanente
· Sviluppo del polo
tecnologico in alternativa
al commerciale
· Oneri della
metropolitana a carico del
privato
· Procedura di
appalto pubblico secondo
norme europee per gli oneri
a scomputo
documento che non avuto ad
oggi nessuna risposta,
nonostante fosse stata
promessa, ma soprattutto
dovuta;
· Dopo le riunioni
della Lista “Uniti per
Assago” succedutesi da
ottobre 2004 a febbraio
2005, in cui abbiamo
ripetutamente e
pubblicamente espresso
dinanzi agli aderenti alla
lista civica le nostre
posizioni;
· Dopo la lettera alla
Giunta dell’1 febbraio
2005 dell’assessore
Papetti che, oltre a
ribadire le suddette
posizioni, avanzava proposte
per modificare il percorso e
i risultati delle
trattative;
· Dopo la
dichiarazione di voto
dell’assessore Papetti
sull’approvazione
definitiva della D4, sia
nella riunione di Giunta,
sia in Consiglio Comunale;
· Dopo
l’approvazione del Piano Attuativo e la firma della
Convenzione per l’Area D4;
· Ribadiamo la nostra
completa estraneità alle
scelte della Giunta che non
rispetta il programma
elettorale in merito alla
Convenzione per l’Area D4
e precisamente:
- Riduzione del
commerciale (5.000 mq): è
insignificante se rapportata
al danno sul territorio dei
sei centri commerciali.
- Inserimento della
residenza permanente: 30.000
mq di residenza significano
300 appartamenti e circa
1000 abitanti, che creeranno
una “Assago Due”
completamente scollegata dal
centro del paese (barriere
MM e autostrada),
ingenerando processi di
disgregazione urbana e
sociale.
- Oneri della
metropolitana a completo
carico dei privati: in
nessun articolo della
convenzione risulta questa
indicazione.
- Bando di pubblica
disponibilità: è una
ridicola promessa, poiché
la superficie è
insufficiente e la durata
del bando è troppo breve
affinché qualche realtà
trovi appetibile
l’offerta.
- Gare di appalto
pubbliche per le opere a
scomputo degli oneri:
lasciarle alla gestione del
privato significa mancanza
di rispetto delle norme
comunitarie.
- Oneri di
urbanizzazione:
l’incremento è
strettamente connesso
all’aumento del
residenziale e ad un
adeguamento dovuto alla
parziale risoluzione di
alcune illegittimità, anche
se le monetizzazioni sono
state purtroppo calcolate
con un valore sottostimato.
· Riteniamo assurdo
l’atteggiamento tenuto dal
Sindaco in merito alla
partecipazione dei cittadini
a una questione così
importante per il futuro del
territorio, negando quanto
ripetutamente richiesto
dall’assessore alla
Partecipazione, dal nostro
Circolo e da altri soggetti
della Lista.
· Riteniamo che la
maggioranza abbia
deliberatamente scelto di
allontanarsi dal programma
elettorale con cui si è
presentata agli elettori e
che questi ultimi hanno
votato. Rifondazione
Comunista sta difendendo i
contenuti di quel programma,
sottoscritto da tutti. Per
questo l’assessore Papetti
ha espresso con il suo voto
negativo la nostra posizione
che è stata dibattuta e
definita all’interno del
Direttivo e del Circolo.
· Riteniamo assurdo e
poco costruttivo
l’atteggiamento tenuto dal
Sindaco e dai componenti
della Giunta, che per oltre
due mesi hanno escluso
l’assessore Papetti, e di
conseguenza la nostra
componente, dalla
discussione e
dall’informazione
sull’andamento delle
trattative con la proprietà
D4, rendendo palese la
sfiducia nei suoi confronti.
· Lo sviluppo del
progetto partecipativo
doveva avere, e così non è
stato, il consenso convinto
di tutta la compagine di
Giunta. In questi mesi
abbiamo ricevuto segnali
contrastanti e
contraddittori da alcuni
esponenti della Giunta: dal
documento sull’Urbanistica
dell’Assessore alla
partita dove si attacca il
presunto
“assemblearismo” della
partecipazione organizzata,
al diniego di convocare le
assemblee sulla D4; dalla
mancata nomina dei membri
delle consulte e delle
commissioni miste già
votate dal Consiglio,
all’insufficiente sostegno
alla prima assemblea
pubblica di presentazione
del Bilancio 2005, che
nonostante le difficoltà
incontrate ha avuto un buon
successo tra la popolazione.
Inoltre, le risorse
economiche e organizzative
del Bilancio 2005 relative
alla Partecipazione sono
molto scarse e non
permettono una
sperimentazione completa del
ciclo del Bilancio
partecipativo.
· Rifondazione
Comunista ringrazia
l’Assessore Francesco
Papetti che, in un clima
sicuramente non
collaborativo, ha svolto
un’importante azione a
sostegno degli obiettivi
programmatici
sull’urbanistica, senza
tralasciare le sue funzioni
inerenti alle deleghe
conferitegli dal Sindaco in
materia di Bilancio,
Personale e Partecipazione.
In questi primi mesi di
lavoro ha predisposto, con
la Giunta e gli Uffici, la
stesura di un difficile
Bilancio di Previsione 2005,
realizzando alcuni
importanti obiettivi
programmatici, come la lotta
all’elusione ed evasione
fiscale dell’ICI su
immobili e aree commerciali;
il conferimento a un esperto
dello studio per la
riorganizzazione della
macchina comunale;
l’impegno di pubblicare il
primo opuscolo informativo
sul Bilancio 2005 e di
convocare la prima assemblea
pubblica realizzata ad
Assago sul Bilancio del
Comune.
Alla luce del contenuto
della lettera del 18 aprile,
in cui il Sindaco scrive al
Segretario della Federazione
di Milano del PRC con
l’intento di sfiduciare
l’assessore Papetti e il
direttivo del Circolo, il
Circolo ha dato mandato
all’assessore di rimettere
nelle mani del Sindaco le
deleghe al Bilancio,
Personale e Partecipazione
conferitegli nel giugno
2004.
Per il Direttivo del Circolo
Il Segretario
Gianpietro Monaldeschi
ECCO IL
TESTO ORIGINALE DELLA LETTERA DI
DIMISSIONI
Al Sindaco di Assago
Domenico
Raimondo
Assago, 28 aprile 2005
Prendo atto che con una
“insolita” procedura
istituzionale il Sindaco
Domenico Raimondo il 18
aprile scrive al Segretario
della Federazione
Provinciale del P.R.C. con
l’intento di
“sfiduciare” il
sottoscritto e il Direttivo
del Circolo Rosa Luxemburg
di Assago.
Le posizioni che ho espresso
in merito all’Area D4
all’interno della Lista,
nella Giunta e nel Consiglio
Comunale sono note a tutti,
sono state discusse e
approvate dal Circolo della
Rifondazione Comunista di
Assago e sono condivise da
altre componenti della Lista
“Uniti per Assago” come
Vivere Assago e Comunisti
Italiani.
Nella sua “richiesta di
incontro politico”,
comunicata a tutti i
consiglieri comunali di
maggio-
ranza, il Sindaco fa
riferimento, senza
specificazione alcuna, ai
… ”gravi comportamenti
… che violano … il patto
di governo che tacitamente
lega le varie componenti di
una Amministrazione”.
Sorvolando su quel
“tacitamente” che
contrasta con la
trasparenza, il confronto
democrati-
co e la partecipazione,
fondamenti del patto
elettorale, che cos’è la
sua affermazione se non una
dichiarazione di
“sfiducia” che non ha il
coraggio di comunicare
direttamente al
sottoscritto?
E’ solo per rispetto delle
regole democratiche e
istituzionali che rimetto
nelle mani del Sindaco le
deleghe al Bilancio,
Personale e Partecipazione
conferitemi nel giugno 2004.
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