QUIRINALE,
IL NO DI CIAMPI
Ciampi ha comunicato che
non intende ricandidarsi
al secondo mandato per la
presidenza della
Repubblica. Così,
le camere hanno deciso che
lunedì 8 maggio alle 16
ci sarà la prima
votazione per l'elezione
del Capo dello Stato. Martedì,
invece, sono previste due
votazioni. Lo ha deciso la
conferenza dei capigruppo
di Montecitorio. Nelle
prime tre votazioni è
richiesto il quorum dei
2/3 del plenum (674 voti).
Da mercoledì, poi, ci sarà
un altro scrutinio, il
quarto, nel quale basterà
la maggioranza assoluta
(506 voti).
I candidati più credibili
sono D'Alema, Amato,
Marini. Il voto è
segreto con il rischio di
tutte le sue
macchinazioni.
Ciampi
con la moglie Franca,
durante l'inaugurazione del
Teatro la Scala nel 2004
Così, invece, l'Ufficio
Stampa del Quirinale ha
reso noto la dichiarazione
del Presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi:
«Sono profondamente grato
per le molteplici
dichiarazioni in favore
della
mia rielezione a
Presidente della
Repubblica, anche perchè
esse implicano
una valutazione positiva
del mio operato quale Capo
dello Stato, garante
dell'unità nazionale e
custode dell'ordine
costituzionale.
Interpreto questa
convergenza di parti
politiche diverse sul mio
nome come
disponibilità a quel
civile confronto che - al
di là delle naturali
asprezze
della dialettica politica,
acuite dal recente momento
elettorale - è
premessa e condizione,
indispensabili, della
saldezza delle istituzioni
e,
quindi, della salute della
Repubblica.
Tuttavia tali
dichiarazioni mi inducono,
per una esigenza di
doverosa
chiarezza, a confermare
pubblicamente la mia
"non disponibilità"
ad un
rinnovo del mandato,
anticipata nel messaggio
di commiato di fine anno.
Non ritengo, infatti, data
l'età avanzata di poter
contare sulle energie
necessarie
all'adempimento, per il
lungo arco di tempo
previsto, di tutte le
gravose funzioni proprie
del Capo dello Stato. A ciò
si aggiunge una
considerazione di
carattere oggettivo, che
ho maturato nel corso del
mandato
presidenziale: nessuno dei
precedenti nove Presidenti
della Repubblica è
stato rieletto. Ritengo
che questa sia divenuta
una consuetudine
significativa. E' bene non
infrangerla.
A mio avviso, il rinnovo
di un mandato lungo, quale
è quello settennale, mal
si confà alle
caratteristiche proprie
della forma repubblicana
del nostro
Stato».
Mentre, Silvio
Berlusconi, ex-presidente
del Consiglio, durante
la presentazione del
candidato sindaco di Roma,
Alemanno, ha dichiarato:«Hanno
ora conquistato la
maggioranza in Parlamento,
la presidenza delle due
Camere, e Dio non voglia
che conquistino anche la
suprema carica dello
Stato, custode della
Costituzione e garante
dell'unità del paese, e
all'unità del paese
dobbiamo ricondurli». Tra
i possibili candidati,
Berlusconi ha espresso il
desiderio e proposto la
candidatura di
Letta.