VINCE
IL NO, MA, NON AL NORD
Il
referendum non necessita di
quorum, ma, la percentuale
dei votanti è superiore al
50%: ha votato il 52,3%.
Il No vince con il 62,3%. Il
Si ottiene il 38,7%.
DATI
AGGIORNATI
Roma - Oltre 47
milioni i cittadini chiamati
al voto, 60.978 le sezioni
elettorali sparse in tutta
Italia, 2 milioni 600 mila
connazionali residenti
all'estero. Terzo grande
appuntamento elettorale per
gli italiani, nel giro di
due mesi e mezzo, quello con
il referendum popolare che
confermerà, o respingerà,
la legge di modifica della
seconda parte della
Costituzione approvata dai
due rami del Parlamento. I
seggi si sono aperti alle 8
di ieri, 25 giugno, con
un'affluenza del 22,4 per
cento alle 19, del 35% alle
22.00. Oggi apertura
dalle 7 alle 15. Subito
dopo, le operazioni di
scrutinio.
Nel 2001, per l'omologa
consultazione referendaria
sulla legge di modifica al
titolo V della seconda parte
della Costituzione - la
prima confermativa della
storia della Repubblica -
alle 19 aveva votato il
23,9%, ma allora si votò a
ottobre, il 7 per
l'esattezza, e in un solo
giorno.
Diversa l'affluenza per aree
geografiche alle 19.00: al Nord ha
votato il 28% degli
elettori, al Centro il
23,9%%, nel Meridione è
andato alle urne il 13,6%
degli aventi diritto. Nelle
isole, ha votato il 15,3%.
Il presidente della
Repubblica, Giorgio
Napolitano, ha votato in
mattinata in una scuola di
via Panisperna, a Roma,
insieme alla moglie Clio; il
leghista Roberto Calderoli
si è presentato al seggio a
Mozzo, alle porte di
Bergamo, in bermuda:
"Mi hanno portato
fortuna a Lorenzago",
cioè la località del
Cadore dove, nel 2004, con
gli altri rappresentanti
della Cdl, scrisse il testo
della Riforma.
Milano - Giornata calda e
molto afosa, nonostante
nelle notte tra il 24 e i
25/6 un forte temporale si
sia abbattuto sulla città.
I milanesi hanno preferito
votare al mattino presto e
in serata, al rientro dalle
località di villeggiatura o
dalle piscine.