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Agricoltura,
siccità: la Regione chiede lo
stato di calamità
Le
Province devono effettuare la
rilevazione dei danni
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Il Presidente della Regione
Lombardia, Roberto
Formigoni e la
vicepresidente e assessore
all'Agricoltura, Viviana
Beccalossi, hanno deciso
oggi di chiedere al Governo
lo stato di calamità naturale
per le aziende agricole
lombarde colpite duramente
dalla siccità di queste
settimane.
L'assessorato
all'Agricoltura si è già
attivato per avviare le procedure
tecniche necessarie
affinché le Province
provvedano alla rilevazione
dei danni subiti dalle singole
aziende. Tutto ciò al
fine di quantificare i danni
reali e di concludere la fase
istruttoria.
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25 luglio 2006
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Siccità, summit con il
ministro De Castro
Formigoni e
Beccalossi: "La Regione
potrebbe chiedere lo stato di
crisi"
Nel corso del summit tra
il ministro delle Politiche
Agricole, Paolo DeCastro
e il presidente Roberto
Formigoni e la vicepresidente
e assessore all'Agricoltura,
Viviana Beccalossi, si è
parlato soprattutto di
siccità, ma, anche di
nuovi sistemi verdi e
foreste, di aviaria,
di piano di sviluppo rurale,
internazionalizzazione.
SICCITA'
"Il perdurare delle
attuali situazioni climatiche
porterebbe inevitabilmente la
Regione Lombardia a richiedere
lo stato di crisi per il
settore agricolo" hanno
dichiarato il presidente
Formigoni e la vicepresidente
Beccalossi.
"Il ministro - ha
aggiunto Formigoni - ci ha
dato atto di tutti gli sforzi
fin qui posti in essere dalla
Regione. I rilasci d'acqua
straordinari effettuati a
seguito di un accordo siglato
con i gestori dei bacini il 21
giugno e di un decreto emanato
dalla Regione il 4 luglio,
sono il segnale evidente e
concreto di come stiamo
seguendo e monitorando giorno
per giorno le criticità del
settore agricolo".
Gli interventi garantiti dal
Piano irriguo nazionale
riguardano circa 850 progetti
per l'intera fascia padana e
una ventina interessano
direttamente la Lombardia per
un totale di 152 milioni di
euro di investimenti.
"Solo ragionando con
interventi strutturali - hanno
concluso il presidente
Formigoni e la vicepresidente
Beccalossi - si può cercare
di porre rimedio ad un
problema, quello delle risorse
idriche, di carattere
mondiale. Ecco dunque che la
cantierizzazione di interventi
mirati all'ammodernamento,
alla ristrutturazione e alla
riqualificazione dei 40.000
chilometri di canali irrigui
lombardi sarebbe un segnale
forte nel senso della politica
della programmazione di
Regione Lombardia"
10.000 NUOVI ETTARI DI
SISTEMI VERDI
Il presidente Formigoni ha
illustrato al ministro De
Castro il progetto che prevede
la formazione di una rete
agro-ambientale lombarda.
Regione Lombardia intende
realizzare 10.000 ettari di
nuovi boschi e sistemi verdi
multifunzionali con un forte
coinvolgimento degli
agricoltori e dei proprietari.
Gli interventi verranno
eseguiti su terreni pubblici e
privati con la libera
sottoscrizione di contratti
almeno trentennali, dove si
prevedono incentivazioni per
gli investimenti, ma anche la
remunerazione dei servizi
pubblici di fruizione e
ambientali resi dagli
agricoltori.
Per la sua straordinarietà è
stato chiesto al Governo di
studiare la possibilità di
collaborare con un
cofinanziamento.
CROLLO DEL CONSUMO DI CARNI
AVICOLE
Regione Lombardia ha chiesto
al ministro De Castro di
accelerare le procedure
d'intervento, sia con le
misure cofinanziate
dall'Unione Europea, sia con
aiuti di Stato per sostenere
il processo di ripresa
dell'attività produttiva
della filiera avicola
duramente colpita dalla crisi
di mercato
nell'autunno-inverno scorso.
Considerate le necessità
finanziarie, di cui il
comparto ha assoluta necessità,
si è richiesto che i fondi
comunitari messi a
disposizione per i
provvedimenti eccezionali di
sostegno al mercato avicolo,
debbano intendersi aggiuntivi
rispetto quantogià stanziato
con la legge 81/2006 per
misure di prevenzione
sanitaria dell'influenza
aviaria.
Inoltre, per rispondere in
maniera ottimale alle
specifiche esigenze
territoriali della filiera, si
è invitato il Governo a
provvedere ad una sollecita
attribuzione alle Regioni
delle risorse stanziate ed a
coinvolgere maggiormente le
stesse nell'interlocuzione con
la Commissione Unione Europea.
PIANO DI SVILUPPO RURALE
E' stata ribadita al ministro
la richiesta di un concreto
sostegno presso la Commissione
Europea per poter utilizzare
in Lombardia le 'economie'
della programmazione
comunitaria 2000-2006 per i
progetti già presentati dagli
agricoltori lombardi.
In tal senso il ministro De
Castro ha ribadito la sua
attenzione verso questo tema,
ricordando di aver già
avviato un dialogo costruttivo
con i suoi colleghi degli
altri Paesi europei che non
hanno utilizzato appieno le
risorse comunitarie in materia
agricola.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Oltre al potenziamento delle
iniziative di protezione dei
marchi tipici italiani, è
stata sottolineata al ministro
la necessità di un sostegno a
progetti volti a garantire
alle industrie lombarde di
trasformazione una maggiore
penetrazione nei mercati
esteri, fino a dar loro la
possibilità di trasformare i
prodotti nei Paesi di
vendita.Siccità, summit con
il ministro De Castro
Formigoni e Beccalossi:
"La Regione potrebbe
chiedere lo stato di
crisi"
Nel corso del summit tra
il
ministro delle Politche
Agricole, Paolo DeCastro
e il presidente Roberto
Formigoni e la vicepresidente
e assessore all'Agricoltura,
Viviana Beccalossi, si è
parlato soprattutto di
siccità, ma, anche di
nuovi sistemi verdi e
foreste, di
aviaria, di piano
di sviluppo rurale,
internazionalizzazione.
SICCITA'
"Il perdurare delle
attuali situazioni climatiche
porterebbe inevitabilmente la
Regione Lombardia a richiedere
lo stato di crisi per il
settore agricolo" hanno
dichiarato il presidente
Formigoni e la vicepresidente
Beccalossi.
"Il ministro - ha
aggiunto Formigoni - ci ha
dato atto di tutti gli sforzi
fin qui posti in essere dalla
Regione. I rilasci d'acqua
straordinari effettuati a
seguito di un accordo siglato
con i gestori dei bacini il 21
giugno e di un decreto emanato
dalla Regione il 4 luglio,
sono il segnale evidente e
concreto di come stiamo
seguendo e monitorando giorno
per giorno le criticità del
settore agricolo".
Gli interventi garantiti dal
Piano irriguo nazionale
riguardano circa 850 progetti
per l'intera fascia padana e
una ventina interessano
direttamente la Lombardia per
un totale di 152 milioni di
euro di investimenti.
"Solo ragionando con
interventi strutturali - hanno
concluso il presidente
Formigoni e la vicepresidente
Beccalossi - si può cercare
di porre rimedio ad un
problema, quello delle risorse
idriche, di carattere
mondiale. Ecco dunque che la
cantierizzazione di interventi
mirati all'ammodernamento,
alla ristrutturazione e alla
riqualificazione dei 40.000
chilometri di canali irrigui
lombardi sarebbe un segnale
forte nel senso della politica
della programmazione di
Regione Lombardia"
10.000 NUOVI ETTARI DI SISTEMI
VERDI
Il presidente Formigoni ha
illustrato al ministro De
Castro il progetto che prevede
la formazione di una rete
agro-ambientale lombarda.
Regione Lombardia intende
realizzare 10.000 ettari di
nuovi boschi e sistemi verdi
multifunzionali con un forte
coinvolgimento degli
agricoltori e dei proprietari.
Gli interventi verranno
eseguiti su terreni pubblici e
privati con la libera
sottoscrizione di contratti
almeno trentennali, dove si
prevedono incentivazioni per
gli investimenti, ma anche la
remunerazione dei servizi
pubblici di fruizione e
ambientali resi dagli
agricoltori.
Per la sua straordinarietà è
stato chiesto al Governo di
studiare la possibilità di
collaborare con un
cofinanziamento.
CROLLO DEL CONSUMO DI CARNI
AVICOLE
Regione Lombardia ha chiesto
al ministro De Castro di
accelerare le procedure
d'intervento, sia con le
misure cofinanziate
dall'Unione Europea, sia con
aiuti di Stato per sostenere
il processo di ripresa
dell'attività produttiva
della filiera avicola
duramente colpita dalla crisi
di mercato
nell'autunno-inverno scorso.
Considerate le necessità
finanziarie, di cui il
comparto ha assoluta
necessità, si è richiesto
che i fondi comunitari messi a
disposizione per i
provvedimenti eccezionali di
sostegno al mercato avicolo,
debbano intendersi aggiuntivi
rispetto quantogià stanziato
con la legge 81/2006 per
misure di prevenzione
sanitaria dell'influenza
aviaria.
Inoltre, per rispondere in
maniera ottimale alle
specifiche esigenze
territoriali della filiera, si
è invitato il Governo a
provvedere ad una sollecita
attribuzione alle Regioni
delle risorse stanziate ed a
coinvolgere maggiormente le
stesse nell'interlocuzione con
la Commissione Unione Europea.
PIANO DI SVILUPPO RURALE
E' stata ribadita al ministro
la richiesta di un concreto
sostegno presso la Commissione
Europea per poter utilizzare
in Lombardia le 'economie'
della programmazione
comunitaria 2000-2006 per i
progetti già presentati dagli
agricoltori lombardi.
In tal senso il ministro De
Castro ha ribadito la sua
attenzione verso questo tema,
ricordando di aver già
avviato un dialogo costruttivo
con i suoi colleghi degli
altri Paesi europei che non
hanno utilizzato appieno le
risorse comunitarie in materia
agricola.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Oltre al potenziamento delle
iniziative di protezione dei
marchi tipici italiani, è
stata sottolineata al ministro
la necessità di un sostegno a
progetti volti a garantire
alle industrie lombarde di
trasformazione una maggiore
penetrazione nei mercati
esteri, fino a dar loro la
possibilità di trasformare i
prodotti nei Paesi di vendita.
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