Pubblicità
Trova Lavoro
Gli annunci locali per il tuo lavoro
 

LOCAL DIRECTORIES

Aeroporti
Fiere/sagre    
Hotels        
Istituzioni    
Provincia    
Regione   
Associazioni
Borsa
Cinema
Diocesi
Scuole
Lavoro
Biblioteche
Supermercati
Teatri
Cucina
Lotto
Moda
Cerca
Giorna locali
Discopub
Trasporti
Stadio
Sanità ...

MAILING LIST 

 CONTATTI

MAPPE

INVIA NEWS

 WEBCAM
ANNUNCI
Pubblicità
Videonews, multimedia
Annunci gratuiti: inserisci gratis il tuo annuncio
 
NEWS PER COMUNE
 

 

 

Rho
  Rozzano
Gudo Visconti
Zibido S. G.
ARCHIVIO: TUTTE LE NEWS DEL PASSATO
 
 
 
Tutta l'area di Milano ovest online
Mercoledì  04.05.2003, CET 21:25

Collegamento tra la S.S. n. 11 a Magenta, la S.S. n. 494 a Vermezzo e la Tangenziale Ovest di Milano, sviluppo del nuovo polo fieristico e lo sviluppo di Assago, il Parco dei Navigli, , centri commerciali: dopo aver visto tutti i progetti, letto le interviste inviaci la tua opinione!

INTERVISTA AL PROFESSORE MICHELE SERNINI,  docente ed esperto in Gestione Urbana e Territorio, nonchè scrittore, che  ci definisce il concetto di urbanistica, analizza lo sviluppo a ovest di Milano e lo sviluppo dei centri commerciali, facendoci aprire gli occhi anche sulle influenze, che queste opere, possono avere sulla vita sociale di noi tutti

- Cos'è l'urbanistica e quali sono i suoi fini?

L'urbanistica, che non va intesa nè come una scienza, nè come una tecnica, nè come un'arte, viene definita come un insieme di pratiche, attività, operazioni, proposte, relative all'organizzazione spaziale, rivolte al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti. Gli intenti che fossero esclusivamente geometrici, o di bellezza, o (che è già più comprensibile) di razionalità, rischiano fortemente di non trovare legittimazione nè presso i titolari dei grandi interessi su cui vorrebbero incidere (immobiliari, finanziari, commerciali), nè presso i cittadini comuni i cui comportamenti verrebbero regolati. Molti urbanisti hanno ereditato dalla tradizione dell'urbanistica moderna otto-novecentesca (e da precedenti utopie) un atteggiamento poco favorevole alle grandi concentrazioni urbane. Ciò ne fa degli alleati  delle correnti ambientalistiche più ingenue, rivolte - prima che si riscoprisse il vantaggio anche ecologico della densità degli insediamenti - alla vita negli ambienti naturali piuttosto che in quelli urbani. Questa alleanza, se viene considerata alla luce dell'indebolimento pluridecennale dei poteri urbanistici di regolazione, sostituiti sempre più da una urbanistica contrattata o consensuale, fa oggi facilmente rifluire molta attività urbanistica verso attività progettuali che riguardano l'ambiente e il paesaggio più che l'assetto degli insediamenti sul territorio o la quantità e dimensione degli aggregati urbani. A questo depotenziamento dell'urbanistica non viene certo in aiuto la "dimenticanza" di questa materia amministrativa e politica nella stesura oggi vigente ( dal 2001) dell'art. 117 della Costituzione.

 
- Come vede l'espansione a ovest di Milano? Lo sviluppo di Milano a ovest è stato mai discusso nel suo insieme oppure ciascuna opera viene realizzata  senza un fine unico e oggettivo?
 
L'espansione a ovest è una delle espansioni previste e utili. Bisognerebbe tuttavia conoscere il progetto di Piano Regionale. E bisognerebbe vedere quali sono le proprietà nell'area. Negli anni in cui si discuteva - poco tempo fa - del ruolo di Linate e/o di Malpensa, circolavano sui giornali proposte relative a collegamenti ad es. tra Milano Tre e Malpensa che rendessero per i viaggiatori comoda Malpensa come oggi è Linate.....Va inoltre detto che per quanto riguarda Milano, l'ipotesi di uno sviluppo dell'asse del Sempione ritorna ogni qualche decennio, sulle suggestioni napoleoniche poi riprese tra le due guerre da De Finetti. E va detto anche che il notevole sviluppo degli ultimi anni sulla frangia tra Milano e Corsico (grandi banche, e poi la direttrice commerciale su Trezzano, il centro commerciale tra i campi al confine con Cesano Boscone raggiungibile da via Parri, il nuovo capolinea del 14, ecc.) sembra registrare una volontà già definita. Non conosco tuttavia discussioni preventive su queste realizzazioni, delle quali ci si accorge quando per caso si vedono spostandosi sul territorio. Del resto, è per me possibile (e l'avevo anche accennato nel mio volumetto "Milano.Una forma di città" uscito nel 1998) che una estensione di Milano avvenga facendo marciare via via l'espansione, anche non simultaneamente, in ognuna delle direttrici tradizionali: ovest, nord ovest, l'area tra nord e ovest tra Bovisa e Bicocca con campus e aree verdi, il nord verso Sesto e Monza e le grandi operazioni commerciali su Cinisello o Cernusco o Cologno, il sud verso San Donato, compreso il métro, l'ampio sviluppo ad est dove i poli di Pioltello e Segrate e Vimodrone e il San Raffaele e le oltre 100 nuove sale cinematografiche offerte nelle multisale di un'area non molto vasta, e da ultimo le corse del collegamento ferroviario Pioltello-Segrate-Lambrate-Greco di questi giorni, sono una testimonianza.....

- Vedendo tutte queste opere realizzate nell'insieme, ritengo che Milano e la sua area  cambieranno totalmente nell'arco di 10anni. Considerando che Milano è situata geograficamente, tra il cuore dell'Europa e il bacino del Mediterraneo, considerando è al centro tra l'Est e l'Ovest Europa, Milano diventerà una metropoli tra le più importanti del mondo o sbaglio?
Certamente, tutte le cose messe insieme, Milano area metropolitana si profila in quel senso. Molto dipenderà tuttavia dai tempi di ognuna delle realizzazioni, dal raccordo o meno con una intenzionalità progettuale dell'intera area, che sembra non sempre presente, e dal gioco che la politica italiana in genere potrà svolgere rispetto ai grandi collegamenti e ai grandi assi commerciali e insediativi europei.
 
- In ogni grande realizzazione di nuove opere,  i temi dell'ambiente, dell'aumento del traffico e del rumore, sono oggetti di discussione tra i promotori dell'opera e i  comitati contrari, diciamo di  "salvaguardia". Ma, con le nuove tecnologie di costruzione, vista la miliare esperienza di ingegneri e architetti, il tema dell'impatto ambientale in toto di tali opere, non dovrebbe essere  già risolto, anzi, superato nel momento stesso della progettazione?
 
Le norme tecniche, e le norme giuridiche a salvaguardia dei valori ambientali sono abbondanti, sia quelle regionali che quelle nazionali.

- Lo sviluppo dei centri commerciali e delle multisale quale criterio adotta? Potrebbero essere fatti diversamente?
Invano si attende che su queste iniziative vi sia una discussione generale e per grandi aree. Tutta passa sotto la veste della "modernizzazione" ( o anche della moda antroologica) della distribuzione commerciale e dei modi di andare al cinema. Tuttavia credo sia sempre consigliabile che oltre alle considerazioni ambientali e di accesso (parcheggi, svincoli ) per queste operazioni si discuta - anche se le leggi non lo prevedono - l'impatto sugli aspetti sociali e sui modi di vita e i comportamenti. Ma è un grande tema discusso se e quanto il centro commerciale sia una alternativa alla vita urbana, e questo aspetto non viene invece considerato di solito da chi amministra o da chi discute delle autorizzazioni a queste opere. Per il cinema, nessuno vuol impedire a chi abita fuori città di avere il cinema, va però notato che queste operazioni, pur innovative sul piano dell'incontro sociale in aree extraurbane, stanno avendo per conseguenza che l'andare al cinema in città senza restrizioni, prenotazioni ecc., sta diventando un modo sempre più difficile, cambiando forzatamente e senza ragione (diversa da quella delle convenienze di marcato degli operatori) un comportamento tradizionale di fruizione dello spettacolo. Per le multisale come per luoghi sportivi extraurbani (Assago) e centri commerciali, occorrerebbe sempre distinguere tra la giusta dotazione - anche propulsiva per il futuro sviluppo - di strutture in zone dell'area metropolitana che ne sono sfornite, e l'bbligo che spesso ne nasce per gli abitanti della città di andare nelle zone esterne per fruire di certi servizi, cosa che oltretutto depotenzia la città compatta e la può rendere sgradita ai suoi stessi abitanti.
 
- Ci sono oggi o sono già operativi i mobily manager in ambito intercomunale?
Forse in qualche azienda sì. Ogni tanto se ne sente parlare

- C'è un'opera che a Milano manca? Che non hanno mai fatto o da implementare, qualora ci sia?
Forse un grande centro per attività sportive in città (in un'area dismessa, o al Gallaratese) senza bisogno di andare ad Assago; ma nel frattempo le cose sono andate altrimenti.  Forse una grande e nuovo e importante museo della contemporaneità, ma alle Varesine, non nei barattoli della Bovisa!  Un pò più di linee di metropolitana. Magari una bella e prestigiosa nuova architettura in centro, che dia agli abitanti l'idea di una modernità anche da noi (siamo così propensi ad esaltare cose premoderne...); dopo la Torre Velasca cos'altro si è fatto?  Ma forse per le grandi architetture, come per i Métro, come per molti servizi, nel nostro paese e nella nostra città mancano i denari, chissà.
 
- Per concludere, se ha qualche spunto o riflessione da segnalarci.
Più strategie. Meno arredo urbano (molti slarghi e piazze andavano bene com'erano, vedi Cadorna o Argentina). Evitare la quartierizzazione troppo spinta e ossessionante della città, la quale ha una sua funzione come insieme e non come serie di brandelli. Tenere bene gli spazi pubblici della città (per es. le Stazioni: Garibaldi oggi è impressionante, e l'accesso dalla centrale al Métrò dà l'impressione dell'orrido), e gli spazi verdi che già ci sono, e via le automobili dalle radici degli alberi, e dal centro alberato dei viali, e dai marciapiedi, e dalle seconde file ecc. ecc. !!!! Trasporto pubblico migliore. Cura più attenta per le zone di periferia, e per i raccordi di queste tra loro e con il centro-città

Ringraziando il professore, per chi volesse approfondire la materia, vi invito a visitare il suo sito, dove tanti sono i documenti, i libri, le opere e gli spunti, http://www.sernini.net 

 

--> Mi-lorenteggio.com e TangOnline.it
Copyright © 1999-2003 , Inc. All Rights Reserved.
Tutti i diritti riservati. Non siamo responsabili del contenuto dei siti inseriti.
prodotto, realizzato, scritto da  Vittorio Aggio, Cesano Boscone (MI)