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Mercoledì  10.05.2003, CET 21:25

Collegamento tra la S.S. n. 11 a Magenta, la S.S. n. 494 a Vermezzo e la Tangenziale Ovest di Milano, sviluppo del nuovo polo fieristico e lo sviluppo di Assago, il Parco dei Navigli, il Referendum sull'ambiente, centri commerciali: dopo aver visto tutti i progetti, letto le interviste inviaci la tua opinione!

NASCE IL COMITATO "NO TANGENZIALE": INTERVISTA A LIVIO PARADISO, consigliere di Albairate, UNO DEI PIU' ATTIVI RAPPRESENTANTI DEL COMITATO: parliamio di Anas, sviluppo strade e piste ciclabili

 

Da chi è chi è formato: quali sono le associazioni, partiti, movimenti, movimenti spontanei o chi sono i cittadini promotori?
Il coordinamento Comitati Notangenziale è formato da comitati di cittadini aggregatisi spontaneamente e operanti nei comuni di Magenta, Robecco sul Naviglio (Castellazzo de'Barzi), Cassinetta di Lugagnano, Abbiategrasso, Albairate, Cisliano, Cusago (tramite l'ARCI). Ai cittadini si aggiungono le rappresentanze di tutte le associazioni ambientaliste di interesse nazionale ed altre associazioni ambientaliste locali, come Ecoalba e il Germoglio. I comitati sono raggiungibili per posta elettronica o direttamente durante le riunioni periodiche. Ad esempio il comitato di Albairate si riunisce tutti i giovedì sera alle ore 21.00 presso il centro civico di Albairate, in via cavour. La partecipazione è libera ed aperta.
All'azione dei cittadini va sommata quella delle amministrazioni comunali di Cassinetta di Lugagnano, Albairate e Cisliano, che al di là delle dichiarazioni pubbliche sono le uniche ad essersi opposte ufficialmente a questo progetto-scempio di ANAS,.
 
Il vostro obiettivo è fermare la realizzazione di tutto il progetto o volete solo che venga cambiato parte del progetto?
L'obiettivo delle amministrazioni che osteggiano il progetto è che si studi una viabilità che renda i trasporti sicuri e compatibili sia con il territorio, che con la salute dei cittadini, che con la viabilità locale, che verrebbe praticamente detronizzata dalla strada in progetto, che è espressemante pensata per un traffico di medio-lunga percorrenza. Per questo esiste già da tempo una bozza di progetto, realizzata dal laboratorio sperimentale di Rosate, che risponde a queste esigenze e oltretutto coinvolge un ampio numero di comuni verso il Pavese, tenendo conto anche delle loro esigenze.
 
 Visto che già stanno costruendo (Cusago) come pensate e quali soluzioni avete per  fermare quest'opera?
Non bisogna confondere i progetti. Il tratto di strada già in costruzione tra Milano e Cusago fa parte di lavori realizzati dal Comune di Milano e non del progetto ANAS di collegamento Malpensa-statale11-Milano. Un adeguamento della rete stradale esistente è necessario non solo in quel tratto ma lungo tutto l'asse della provinciale e, come detto, sia a nord che a sud di questa.
Qualora il progetto ANAS dovesse essere realizzato, il tratto di strada di cui mi chiede dovrebbe essere rifatto perché non corrisponde alle caratteristiche previste dal progetto. In particolare dovrebbero essere cancellate le rotonde a raso oppure trasformate in svincoli di tipo autostradale, perché la strada ANAS non prevede accessi a raso per nessuna parte del percorso da Magenta a Milano e ad Abbiategrasso. Si dovrebbe inoltre procedere ad allargare ancora la sezione stradale, per adeguare la larghezza delle corsie e realizzare anche le corsie di emergenza.
 
 
Visto che si passa da una a due corsie, quest'opera migliorerà  o peggiorerà la viabilità?
Come avrà già capito dalle mie risposte precedenti, il progetto non prevede un semplice raddoppio delle corsie. Nelle intenzioni dei progettisti questa arteria dovrà portare dalla Milano-Torino più del quadruplo del traffico attuale, quindi non ha alcun senso parlare di miglioramento del traffico.
 
Ma, oltre alla tangenziale, PERCHE' NON E' PREVISTA UNA PISTA CICLABILE?

Buona domanda, a cui aggiungerei: perché non si potrà più andare a Milano in motorino, e non si potrà nemmeno andare da Cisliano a Cusago ad Albairate ad Abbiategrasso con cicli o con mezzi di piccola cilindrata, senza dover affrontare le strade di campagna? E come faranno i mezzi pubblici ad entrare ed uscire dai paesi coinvolti? Che fine farà il trasporto pubblico?

Quindi, ringraziando il consigliere  per il suo intervento, vi invito a visitare il  sito, http://www.notangenziale.it , troverete tutti gli aggiornamenti e le iniziative del Comitato Notangenziale.

 

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