CONFERENZA
“SALUTE E INQUINAMENTO”
Il
comitato “No Tangenziale” invita al confronto per uno sviluppo sostenibile
Venerdì
23 maggio si è svolta nella sala consigliare del
Castello, la Conferenza
su "Salute e Inquinamento", organizzata dal comitato
"No Tangenziale": dopo una breve presentazione
del progetto dello superstrada Magenta - Albairate - Milano
Tangenziale Ovest, è stato analiticamente illustrato lo
stato attuale dei livelli di inquinamento in quest'area e i loro
effetti sulla salute.
Sono
intervenuti: il Dr Paolo Crosignani, epidemiologo,
primario all’ Istituto dei Tumori; l'ing. Santo Cozzupoli
e la Dr.ssa Vittoria Villa dell' A.R.P.A. Lombardia; il Dr
Claudio Mendicino, medico del Lavoro, settore Prevenzione.
Presenti in sala, tra il pubblico anche alcuni consiglieri e
alcuni sindaci dei comuni interessati.
L’area
dell’abbiatense e del magentino, è
una dei territori meno compromessi della provincia di
Milano: una tangenziale, una mera circonvallazione, se mal
creata, arrecherebbe
danni irreversibili al territorio e
porterebbe a non risolvere il problema del traffico e
della circolazione dei veicoli. Per questo, la conferenza ha
avuto lo scopo di informare e di confrontarsi col metodo del
ragionamento affinché si trovi
la soluzione migliore e si incomincino a trovare
alternative incrementando i mezzi pubblici, sviluppando il
trasporto su ferro, costruendo
piste ciclabili, istituendo i mobility manager di area, col fine di uno
sviluppo sostenibile, a salvaguardia della salute di ogni
cittadino e della tutela del benessere pubblico.
In
attesa dei progetti per valutarne
la compatibilità ambientale, la Dr.ssa V. Villa dell’A.R.P.A.
Lombardia ha mostrato i livelli di inquinamento in quest’area,
sulle basi dei dati delle centraline di Magenta, Cuggiono e
Arconate. I valori limiti dell’alterazione dell’aria vengono
misurati calcolando
il valore delle polveri sottili, prodotte dalla combustione dei
motori a scoppio, il cosiddetto
PM10, ossia il particolato atmosferico, il cui pulviscolo
ha grandezza del diametro di
10micron. Il PM10 è il parametro scientifico, ma, altre
polveri, le cosiddette PM2,5, prodotte anche dagli idrocarburi,
IPA, sono le più temibili: esse non sono ancora state studiate
del tutto e, quindi, non possono essere ancora utilizzate per
rilevazioni ufficiali, ma, essendo più sottili, risultano
essere più dannose
in quanto, mentre il PM10 si ferma nella zona laringe e cassa
toracica, il PM 2,5 arriva
fino ai nostri alveoli, causando nel lungo periodo gravi
danni al nostro organismo, quali cancri e tumori, ma,
attualmente non hanno valore scientifico. Per quanto concerne, i
valori dell’inquinamento, i dati
sono di poco inferiori da quelli di Milano città.
Il
dr Mendicino, dell’A.S.L. 1 di Milano, ha analizzato come
l’inquinamento acustico, chimico e da traffico e i danni
all’ambiente influiscono sul nostro stile di vita e sul nostro
lavoro. Gli effetti vanno dall’insorgere di allergie,
all’aumento delle malattie respiratorie e dei tumori.
Infine,
l’intervento del Dr Crosignani, il quale, ha sostenuto che una
tangenziale, naturalmente fatta con criterio, esterna alla città sarebbe la soluzione migliore
per la salute dei cittadini, in quanto fuori dal centro abitato.
In Lombardia la
soglia del PM10 è di 50 microgrammi per metro cubo: ribadisce
che nessuna soglia è accettabile, perché egli guarda al senso
biologico. I dati sono preoccupanti, anche a valori molto bassi,
il PM10 ha effetti
sulla salute sia nel breve termine, causando malattie di vario
genere all’apparato respiratorio, sia nel lungo periodo,
causando malattie cardiovascolari e il cancro. La quantità di
vita persa a causa delle polveri sottili è di 6 mesi ogni 10
microgrammi per metro cubo. Quindi, tra le soluzioni più
semplici e meno costose, come già avviene
in Olanda, la velocità controllata e la regolazione dei
flussi di traffico sono due efficaci metodi per ridurre le
immissioni di polveri sottili.
Vittorio
Aggio