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ECONOMIA AREA
OVEST DI MILANO
LE GRANDI
INDUSTRIE DEL SETTORE METALMECCANICO E TESSILE IN CRISI: LA
CONCORRENZA "SLEALE" DEI PAESI ASIATICI
LA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE FATTA DAL SENATORE FRANCO SERVELLO IN MERITO ALLA
VERTENZA IAR-SILTAL PER CAPIRE E COMPRENDERE
L’allarme dei
sindacati, da parte dei segretari di zona di Cgil e Cisl, Primo
Minelli e Alessandro Grancini, arriva proprio con l’annuncio
della chiusura della «Multimoda», azienda di Bareggio, nella
quale sono occupati 64 dipendenti, che segue la notizia che
la «Piad» di Ozzero, che occupa 103 dipendenti, ha chiesto il
concordato preventivo. Queste seguono il fallimento della Rimoldi
Necchi di Busto Garolfo e la ristrutturazione della «Abb» di
Vittuone, dove in totale in emtrambe le aziende si sono persi
circa 400 posti. Inoltre, la «Manifattura di Legnano» e la «Bull»
di Pregnana Milanese hanno chiesto la cassa integrazione
straordinaria per 233 lavoratori, mentre sono in corso trattative
per il futuro di «Pharmacia» di Nerviano (800 dipendenti) e il
trasferimento della «Siltal» di Abbiategrasso (530 lavoratori).
Il tasso di disoccupazione in questa parte dell'ovest milanese,
nell'area tra Legnano, Magenta e Abbiategrasso, sfiora il
6%, contro una media provinciale del 4,5%; questi dati sono
congruenti anche con quelli dell’Agenzia Regionale e
dell’Osservatorio provinciale sul lavoro: nell’ultimo
trimestre del 2003, i contratti a tempo indeterminato stipulati in
quest’area sono calati del 30% rispetto a un anno fa e il numero
degli avviamenti al lavoro è inferiore del 5% a quello delle
cessazioni. A queste aziende si aggiunge l'Alfa di Arese. La
speranza in questo quadro negativo si spera che sia la nuova fiera
Rho-Pero, la cui inaugurazione è stata data per certa il primo
sabato di aprile 2005, che porterà nuove occasioni e opportunità
di lavoro.
Ennesima protesta
degli operai dell'Alfa di Arese. Questa volta davanti al tribunale di Milano
LA RISPOSTA AL
SENATORE SERVELLO IN MERITO ALL'INTERROGAZIONE URGENTE SULLA
VERTENZA IAR-SILTAL
TRATTO DAL RESOCONTO STENOGRAFICO DELLA RISPOSTA DATA AL
SENATORE SERVELLO, (AN), DA VIESPOLI, SOTTOSEGRETARIO DI STATO PER
IL LAVORO E LE POLITICHE SOCIALI
VIESPOLI, sottosegretario di Stato per il
lavoro e le politiche sociali. Signor Presidente, la situazione
descritta nell'atto ispettivo urgente del senatore Servello è
relativa alla chiusura dello stabilimento della Iar-Siltal di
Abbiategrasso.
Dalle notizie apprese dai competenti uffici risulta che, nel corso
di un incontro svoltosi il 26 febbraio scorso con le
organizzazioni sindacali, la società ha presentato il piano
industriale che conferma la chiusura dello stabilimento di
Abbiategrasso ed il trasferimento della produzione a Ticineto. Secondo
l'azienda il mercato è in difficoltà a causa della
sovrapproduzione dell'industria europea, che ha determinato un
aumento della competizione fra i produttori ed un generalizzato
calo dei prezzi nel settore e quindi minori utili per il
produttore. Inoltre, da circa tre anni il mercato dell'Europa
occidentale è stato invaso da produzioni di origine turca,
coreana e cinese a prezzi realmente molto bassi a causa del basso
costo di manodopera che tali aziende sostengono. La Iar-Siltal,
secondo quanto reso noto dall'azienda, risentirebbe in modo
particolare di questa situazione perché era leader nella fascia
bassa del mercato, proprio quella su cui incidono le aziende
asiatiche e turche. Secondo la società è necessario
ristrutturare l'azienda e la chiusura di Abbiategrasso, dove verrà
comunque mantenuto un deposito di prodotti finiti con l'utilizzo
di circa dieci-quindici persone, è imprescindibile per poter
attuare i piani di ristrutturazione e di rilancio dell'azienda
stessa. Il restante personale verrà invece trasferito presso lo
stabilimento di Ticineto, dove si concentrerà la produzione delle
asciugabiancheria e dei congelatori e conservatori per gelati.
Secondo l'azienda, la realizzazione di tali provvedimenti
comporterà un grosso impegno nei confronti del personale, per il
quale verranno messe a disposizione nuove attrezzature logistiche,
nonché una rilevante serie di investimenti. L'azienda ritiene che
sia possibile garantire i posti di lavoro all'intero personale di
Abbiategrasso solo mediante il trasferimento a Ticineto secondo
modalità che verranno concordate in un'ottica di flessibilità
con le organizzazioni sindacali.Non posso che condividere le
preoccupazioni del senatore Servello e posso assicurare che gli
sviluppi della vicenda in oggetto saranno seguiti con
attenzione.Per il momento, la competente direzione provinciale ha
reso noto che il giorno 10 marzo 2004 si svolgerà un incontro con
le parti sociali presso la provincia di Milano e risulta anche che
è intenzione delle organizzazioni sindacali richiedere
l'intervento del Ministero delle attività produttive per
discutere il piano aziendale. Fin d’ora esprimo la disponibilità
del Ministero ad intervenire direttamente su eventuale richiesta
delle parti.
*SERVELLO (AN). Domando di
parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERVELLO (AN). Signor Presidente, onorevoli
colleghi, onorevole sottosegretario Viespoli, è la prima volta
che colloquio con lei in questa legislatura e mi dispiace farlo su
una vicenda particolarmente delicata ed allarmante dal punto di
vista sociale, perché si tratta di mettere sulla strada circa 500
famiglie, per una questione, come lei ha rilevato attraverso le
informazioni che le sono pervenute, che riguarderebbe una crisi
del mercato di produzione della Siltal di Abbiategrasso e di
un’altra località. A questo punto bisognerebbe fare
un’indagine di mercato attraverso il Ministero delle attività
produttive, perché si dà il caso che quella di Abbiategrasso sia
una delle zone migliori e più fervide dal punto di vista del
lavoro, della produzione e anche dei consumi, tant’è che
proprio sui giornali di oggi è apparsa un’intervista del
presidente dell’API, l’Associazione delle piccole e medie
industrie, che riporta i dati di una ripresa produttiva ed
economica generale.Ora, posso capire - mi scusi la malizia - che
questa società voglia liberare un terreno di notevole rilievo dal
punto di vista dei valori urbanistici. Benissimo; c’è il comune
di Abbiategrasso che garantisce a quest’azienda, ove volesse
vendere tale terreno, un terreno comunale ove potrebbe trasferire
la propria produzione.Viceversa, cosa propone questa società? Mi
sembra di ricordare la vicenda Nestlé, che fu vissuta proprio ad
Abbiategrasso, quando i proprietari della Nestlé assicurarono che
comunque avrebbero dato luogo ad altra produzione similare nella
zona.La verità è che la Nestlé se ne è andata, ha venduto
molto bene il territorio centrale proprio alla città, dopo di che
è scomparsa. Onorevole sottosegretario, vorrei che lei
intervenisse sul Ministero delle attività produttive, perché non
sono convinto - nessuno sul posto è convinto - che ci sia una
crisi di questa natura per la concorrenza di prodotti asiatici,
cinesi e quant’altro. Vorrei che prendesse cortesemente atto che
si è tentato già di indurre i sindacati ad accedere alla cassa
integrazione e i dipendenti si sono rifiutati. Consideri ora che
l’80 per cento di questi dipendenti è costituito da donne:
com’è possibile pensare che, per ragioni interne, ove entrano
in gioco interessi dell’azienda, queste donne ogni giorno
possano fare in pullman o con altri mezzi non so se 150 chilometri
per andare in un’altra Provincia a lavorare e poi tornare la
sera. Significa in pratica distruggere delle famiglie e indurre
gradualmente queste dipendenti a rinunciare al proprio lavoro.Come
lei ha giustamente detto, vi sono stati degli incontri anche a
livello di assessorato dell’industria della regione Lombardia e
l’Agenzia per il lavoro si è impegnata ad aprire una trattativa
a livello ministeriale (penso che si tratti del Ministero delle
attività produttive), in maniera che si faccia pressione ancora
sul gruppo Occimiano affinché venga sospesa la cassa integrazione
a zero ore.Un incontro tra i sindacati e le istituzioni regionali,
che doveva avvenire l’altro ieri, è slittato al 17 marzo,
quello tra i sindacati e l’Assolombarda è in calendario il 9
marzo.Ora, da quello che noi apprendiamo da fonti regionali,
sembra che la Regione intenda sostenere la causa dei lavoratori
sul piano politico, però non è in grado di intervenire sul piano
strettamente sindacale.Mentre noi parliamo tutte le forze sociali
e politiche di questo centro importante che è Abbiategrasso si
stanno radunando per vedere quali soluzioni adottare. Vorrei dare
una buona notizia e cioè che il Ministero, al di là delle
notizie rilevate, intende approfondire quello che è stato
asserito circa questa crisi che si risolverebbe - chissà come -
trasferendo 500 dipendenti da una cittadina ad un’altra
cittadina distante oltre 100 chilometri. Mi pare che sia una
soluzione abborracciata, una soluzione interessata che va contro
gli interessi della città, di quella comunità e dei
lavoratori.Questa è la raccomandazione che vorrei fare, tramite
lei, al Governo, perché finalmente non si dia troppo respiro e
troppe possibilità a queste manovre di taluni gruppi che molte
volte accedono solo ai propri interessi dimenticando quelli dei
dipendenti, dei lavoratori e dei cittadini in generale.
V.A.
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