|
``Party con me``:
evviva l'oratorio feriale tra studio, gioco, amicizia, viaggi e
scoperte
La FOM (Federazione Oratori Milanesi) ha presentato il tema su
cui verteranno tutte le attività degli oratori con giochi,
preghiere e momenti di riflessione per i ragazzi.
“Party con me” è lo slogan protagonista
nei vari Grest (gruppi estivi) della diocesi di Milano.
Animatori , educatori, adulti e religiosi sono ormai già pronti
da qualche settimana per affrontare gite, attività e giochi.
La parola d'ordine sarà non annoiarsi: il divertimento, la gioia
e la spensieratezza saranno le uniche protagoniste, ma, in
forte connubio con le attività formative ed educative.
IL LOGO: SPIEGAZIONE DEI VARI TEMI
INSITI DENTRO
“Party con me” : protagonista di questo viaggio virtuale
sarà San Paolo che accompagnerà i ragazzi in un viaggio alla
scoperta dei luoghi e delle civiltà da lui visitate. Il termine
"Party" indica sia la festa fatta insieme sia anche
l'invito a partire. La barca indica la Chiesa in viaggio per mete
e luoghi del mondo, il viaggio per portare il proprio messaggio.
Mentre la Y, come è per la Chiesa questo simbolo, indica Gesù
Cristo; così anche "con me" indica partiamo con
San Paolo, partiamo con Gesù. Ma, il "me" è collegato
alla barca, quindi, il "me" indica il singolo ragazzo
che vuole salire sulla barca per conoscere la Parola di Gesù
Come San Paolo nelle sue peregrinazioni per il Mediterraneo e
per l`Asia Minore , così i nostri ragazzi diventano portatori del
messaggio di Gesu e della missionarietà
“Decalogo”
dell’animatore dell’Oratorio
Per fare bello il tuo Oratorio:
1° – Comincia tu
Tu fai crescere l’Oratorio con il tuo stile, il tuo
entusiasmo, le tue proposte, il tuo impegno coerente. E tu
stesso puoi crescere all’Oratorio nello stile di una
vita santa, da vero cristiano, come Gesù.
2° – Stai e agisci “insieme”
All’Oratorio non ci sono “eroi solitari”.
L’armonia dell’insieme, però, non si improvvisa, si
può imparare e insegnare: ci vogliono idee, un progetto,
buona organizzazione, qualche regola… e tanta pazienza e
benevolenza! Rimani sempre in comunione con gli altri
animatori e cerca di unire i ragazzi tra loro.
3° – Ascolta volentieri il prete e la suora
Riconosci la loro autorità: ci vuole sempre
“un’ultima parola” che tiene uniti, nel nome di Gesù.
Lasciati guidare con fiducia da chi è “innamorato di
Dio” ed “esperto in umanità”. E prova a sognare una
vita come la loro, tutta di Gesù, tutta per gli altri.
4° – Tratta i genitori di ogni ragazzo come i
tuoi
Avverti quanta fiducia ti danno. Prendi il tempo per
ascoltarli. Accetta da loro anche qualche critica.
Favorisci un po’ più di dialogo tra loro e con i loro
figli. Salutali sempre cordialmente. Pensa a quando tu
sarai un papà o una mamma… Ringrazia qualche volta di
più i tuoi genitori e chiedi loro qualche consiglio.
5° – Prega e aiuta a pregare
Farai incontrare i ragazzi con Gesù se tu stesso vorrai
stare con lui, nel silenzio della preghiera personale e
nelle voci di quella comunitaria. Non potrai parlare
sempre di Gesù ai ragazzi, ma potrai sempre parlare dei
tuoi ragazzi a Gesù.
6° – Impegnati tanto e stai sempre allegro
Dai il massimo in ogni attività, affrontandola con serietà
e serenità. Libera la fantasia, scopri l’arte di vivere
la fatica, suscita la creatività degli altri e accoglila.
Abbonda nel sorriso. Fai divertire con impegno i ragazzi
ed essi impareranno che impegnarsi è anche divertente.
7° – Stima, rispetta e ama tutti e ciascuno
Ai tuoi occhi tutti sono importanti e vanno aiutati a
riconoscersi e ad amarsi gli uni gli altri, per essere una
comunità. Ogni ragazzo è degno di attenzione, stima,
rispetto e affetto da parte tua. Non limitarti a
“gestire” i ragazzi, ma accogli ciascuno nella sua
singolarità, cercando di capirlo e valorizzarlo, perché
diventi sempre più se stesso.
8° – Apri il cuore a chi richiede maggiore
attenzione
Sarai spesso tentato di evitare le situazioni più
difficili o le persone con cui non è immediato
rapportarsi. Eppure, hai molto da ricevere e qualcosa di
bello da dare a chi è “diversamente abile”, a chi
proviene da paesi stranieri, a chi è ancora poco
educato… Sfida e vinci l’isolamento delle diversità.
Difendi e promuovi sempre i più deboli.
9° – Fatti amico chi sta fuori dell’Oratorio
Un bell’Oratorio – ha detto il Papa – è «un ponte
tra la Chiesa e la strada». La soglia del tuo Oratorio
resta aperta e accogliente se tu la attraversi spesso
salutando, ascoltando e incontrando tutti, con libertà e
simpatia. L’Oratorio trabocca di amicizia: ce n’è per
tutti, anche oltre l’Oratorio!
10° – Usa con cura ogni cosa per il bene di
tutti
Abita gli ambienti dell’Oratorio e utilizza le cose a
disposizione come se si trattasse della tua casa, dove
accogliere tanti amici. L’ordine, la pulizia, la
bellezza fanno stare bene tutti e richiedono l’impegno
di ciascuno. I ragazzi impareranno dal tuo esempio. Si
incomincia all’Oratorio a vivere bene la città,
l’ambiente, il territorio, da veri cittadini, per una
società più giusta e accogliente, vera “casa di
tutti”.
+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano
27 maggio 2003
|
|