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Lunedì 09/06/2003, CET 21:25

 ``Party con me``: evviva l'oratorio feriale tra studio, gioco, amicizia, viaggi e scoperte
Immagine

 

La FOM (Federazione Oratori Milanesi) ha presentato il tema su cui verteranno tutte le  attività degli oratori con giochi,  preghiere e momenti di riflessione per i ragazzi. 

 “Party con me” è  lo slogan protagonista  nei vari Grest (gruppi estivi) della diocesi di Milano.  Animatori , educatori, adulti e religiosi sono ormai già pronti da qualche settimana per affrontare  gite, attività e giochi. La parola d'ordine sarà non annoiarsi: il divertimento, la gioia e la spensieratezza saranno le uniche protagoniste, ma,  in forte connubio con le attività  formative  ed educative.

 

IL LOGO: SPIEGAZIONE DEI VARI TEMI INSITI DENTRO

 

“Party con me” : protagonista di questo viaggio virtuale sarà San Paolo che accompagnerà i ragazzi in un viaggio alla scoperta dei luoghi e delle civiltà da lui visitate. Il termine "Party" indica sia la festa fatta insieme sia anche l'invito a partire. La barca indica la Chiesa in viaggio per mete e luoghi del mondo, il viaggio per portare il proprio messaggio. Mentre la Y, come è per la Chiesa questo simbolo, indica Gesù Cristo; così anche "con me"  indica partiamo con San Paolo, partiamo con Gesù. Ma, il "me" è collegato alla barca, quindi, il "me" indica il singolo ragazzo che vuole salire sulla barca per conoscere la Parola di Gesù

Come San Paolo nelle sue peregrinazioni per il Mediterraneo e per l`Asia Minore , così i nostri ragazzi diventano portatori del messaggio  di Gesu e della missionarietà 

“Decalogo” dell’animatore dell’Oratorio

 

Per fare bello il tuo Oratorio:

 

1° – Comincia tu
Tu fai crescere l’Oratorio con il tuo stile, il tuo entusiasmo, le tue proposte, il tuo impegno coerente. E tu stesso puoi crescere all’Oratorio nello stile di una vita santa, da vero cristiano, come Gesù.
2° – Stai e agisci “insieme”
All’Oratorio non ci sono “eroi solitari”. L’armonia dell’insieme, però, non si improvvisa, si può imparare e insegnare: ci vogliono idee, un progetto, buona organizzazione, qualche regola… e tanta pazienza e benevolenza! Rimani sempre in comunione con gli altri animatori e cerca di unire i ragazzi tra loro.
3° – Ascolta volentieri il prete e la suora
Riconosci la loro autorità: ci vuole sempre “un’ultima parola” che tiene uniti, nel nome di Gesù. Lasciati guidare con fiducia da chi è “innamorato di Dio” ed “esperto in umanità”. E prova a sognare una vita come la loro, tutta di Gesù, tutta per gli altri.
4° – Tratta i genitori di ogni ragazzo come i tuoi
Avverti quanta fiducia ti danno. Prendi il tempo per ascoltarli. Accetta da loro anche qualche critica. Favorisci un po’ più di dialogo tra loro e con i loro figli. Salutali sempre cordialmente. Pensa a quando tu sarai un papà o una mamma… Ringrazia qualche volta di più i tuoi genitori e chiedi loro qualche consiglio.
5° – Prega e aiuta a pregare
Farai incontrare i ragazzi con Gesù se tu stesso vorrai stare con lui, nel silenzio della preghiera personale e nelle voci di quella comunitaria. Non potrai parlare sempre di Gesù ai ragazzi, ma potrai sempre parlare dei tuoi ragazzi a Gesù.
6° – Impegnati tanto e stai sempre allegro
Dai il massimo in ogni attività, affrontandola con serietà e serenità. Libera la fantasia, scopri l’arte di vivere la fatica, suscita la creatività degli altri e accoglila. Abbonda nel sorriso. Fai divertire con impegno i ragazzi ed essi impareranno che impegnarsi è anche divertente.
7° – Stima, rispetta e ama tutti e ciascuno
Ai tuoi occhi tutti sono importanti e vanno aiutati a riconoscersi e ad amarsi gli uni gli altri, per essere una comunità. Ogni ragazzo è degno di attenzione, stima, rispetto e affetto da parte tua. Non limitarti a “gestire” i ragazzi, ma accogli ciascuno nella sua singolarità, cercando di capirlo e valorizzarlo, perché diventi sempre più se stesso.
8° – Apri il cuore a chi richiede maggiore attenzione
Sarai spesso tentato di evitare le situazioni più difficili o le persone con cui non è immediato rapportarsi. Eppure, hai molto da ricevere e qualcosa di bello da dare a chi è “diversamente abile”, a chi proviene da paesi stranieri, a chi è ancora poco educato… Sfida e vinci l’isolamento delle diversità. Difendi e promuovi sempre i più deboli.
9° – Fatti amico chi sta fuori dell’Oratorio
Un bell’Oratorio – ha detto il Papa – è «un ponte tra la Chiesa e la strada». La soglia del tuo Oratorio resta aperta e accogliente se tu la attraversi spesso salutando, ascoltando e incontrando tutti, con libertà e simpatia. L’Oratorio trabocca di amicizia: ce n’è per tutti, anche oltre l’Oratorio!
10° – Usa con cura ogni cosa per il bene di tutti
Abita gli ambienti dell’Oratorio e utilizza le cose a disposizione come se si trattasse della tua casa, dove accogliere tanti amici. L’ordine, la pulizia, la bellezza fanno stare bene tutti e richiedono l’impegno di ciascuno. I ragazzi impareranno dal tuo esempio. Si incomincia all’Oratorio a vivere bene la città, l’ambiente, il territorio, da veri cittadini, per una società più giusta e accogliente, vera “casa di tutti”.

 

+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano

27 maggio 2003

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