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L'ULTIMA SALITA
DEL PIRATA
Per chi non era a casa, la radio ha diffuso,
nella tarda serata di ieri, la
notizia che ha gelato tutti: "Il ciclista
Marco Pantani è stato trovato morto questa sera in un residence
di Rimini".
Nelle compagnie, nei bar, nei
pub, negli autobar e nei chioschi lungo le strade della
città, dalle 23.00 quelle poche parole, gelide e secche
si sono rapidamente diffuse, passando di bocca in bocca,
lasciando tutti perplessi ed increduli.
Così come stamane, nelle osterie e davanti alle
chiese, non si parlava d'altro con il solo pensiero, che sembra
essere quello comune a tutti, al ricordo di un
grande campione, abbandonato e lasciato da solo.
Nella notte di San Valentino, nel
residence "Le rose" di Rimini, forse come per
comunicare la sua passione per uno sport di cui
era profondamente innamorato, ma, che lo aveva profondamente
cambiato, Pantani ha compiuto la sua ultima salita.
Ancora ignote le cause del decesso, sarà
l'autopsia ad accertarne le cause, ma, vicino al suo corpo
sono state ritrovate alcune scatole di ansiolitici.
Le parole lasciate dal `Pirata` sul suo sito
ufficiale (pantani.it) forse ricordano al meglio il grande
campione in questo ultimo suo periodo: "A volte chiudiamo
gli occhi perchè la realtà non ci piace...se però smettiamo
di comunicare, non riusciamo più ad assaporare la vita e a
scrivere la nostra storia. Il mio linguaggio è la bici...e
voglio continuare a scrivere quel capitolo del mio libro che da
troppo tempo ho lasciato in sospeso...".
La notizia
della scomparsa ha lasciato tutti sgomenti, numerosi i messaggi di cordoglio e lutto: da
Prodi a Bossi, da Alberto Tomba a Gimondi a Formigoni.
Il Milan ha deciso di giocare con la fascia di lutto in onore
del grande tifoso rossonero, Marco Pantani.
V.A.
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