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Sabato  10.05.2003, CET 21:25

ll Referendum del 15 giugno: tutte le informazioni per capire e comprendere, ciò che non sapervamo. Inoltre, lo sviluppo di Assago, il Parco dei Navigli, l'espansione di Milano:  inviaci la tua opinione!

INTERVISTA A RINO PRUITI, Assessore Ambiente, Ecologia Sviluppo ed Innovazione di Buccinasco, rappresentante dei Verdi Assago e Buccinasco ci parla del Referendum del 15 giugno, dello sviluppo di Assago e di Agenda 21 locale 

- qual è il tema del referendum?

Il referendum popolare intitolato "Servitù coattiva di elettrodotto: abrogazione" è finalizzato alla cancellazione dell’articolo 119 del regio decreto n° 1775 del 1933 e dell'articolo 1056 del codice civile che prevedono l’obbligo per ogni proprietario di dare passaggio sui suoi terreni alle condutture elettriche.

L’obiettivo di questo referendum è di restituire ai cittadini ed agli enti locali un potere contrattuale nei confronti delle società che trasportano energia elettrica.

La servitù (obbligo di passaggio) era giustificabile nel 1933 quando realmente l’interesse collettivo era quello di portare l’energia elettrica in tutto il territorio. Ora, mantenere questa normativa significa prevaricare sia il diritto del cittadino, sia il potere dei comuni a pianificare il territorio, a favore degli interessi economici delle aziende elettriche.

A seguito della liberalizzazione dell’energia elettrica che porterà alla costruzione di centinaia di nuove centrali, senza i cambiamenti che vogliamo introdurre col referendum, assisteremmo ad un proliferare di elettrodotti.

Questi aspetti sono particolarmente importanti in Lombardia laddove già esistono numerose linee dell’alta tensione che creano problemi a causa della notevole densità abitativa e che a fronte della richiesta di realizzazione di 32 nuove centrali elettriche porterebbero ad una situazione insostenibile.

 - Qual è la strada che ha portato al refendum, visto, che secondo me,  dovrebbe essere ovvio che uno stato persegua come fine la tutela dei cittadini e della salute in ogni ambito?

Il regio decreto del 1933 è una normativa autoritaria che ha agevolato un modello di sviluppo basato sulla concentrazione dei centri di produzione dell'energia elettrica, sul trasporto e sulla distribuzione della corrente mediante una rete di elettrodotti di centinaia di migliaia di chilometri, sovradimensionata rispetto alle effettive esigenze del Paese.

L’abrogazione della servitù coattiva consentirà di rimettere in discussione questo insostenibile modello di sviluppo, poiché i gestori di energia elettrica non godranno più del potere “coattivo” di imporre la propria scelta ma dovranno necessariamente concordarla.

L'affermazione di tale modello, permesso dal basso costo di uso del suolo “espropriato” su cui sorgono gli elettrodotti, ha così impedito lo sviluppo delle tecnologie di produzione dell'energia pulita o di quelle legate alle fonti rinnovabili. L'abrogazione delle norme referendarie porterebbe ad un riequilibrio del mercato tale da favorire l'innovazione tecnologica, l’interramento, la razionalizzazione ed ottimizzazione delle tratte esistenti e la localizzazione più idonea di eventuali nuove linee.

- a cosa voi Verdi vi opponete?
Semplicemente ad uno sviluppo insostenibile
 
- quali sono i danni dell'elettromagnetismo?

Prima di affrontare la questione delle implicazioni dell'elettromagnetismo dal punto di vista della difesa della salute bisogna capire cosa si intende per campo elettromagnetico. Qui di seguito viene definito scientificamente.

Un campo elettromagnetico e' un'area in cui c'e' una tensione elettrica. Ad esempio una zona in cui siano presenti apparecchi elettrici o antenne per radiodiffusione e telefonia mobile. Ogni campo elettromagnetico e' costituito da due grandezze: il campo elettrico e il campo magnetico che possono variare.

L'inquinamento elettromagnetico

Lo sviluppo della nostra societa' evidenzia una sempre maggiore dipendenza dalla corrente elettrica e dai suoi derivati. L'attivita' dell'uomo ha portato ad un grande uso dell'elettricita' alterando completamente tutti gli equilibri naturali. Molte apparecchiature che usiamo quotidianamente generano campi elettromagnetici: elettrodotti, elettrodomestici, televisioni, radio, telefoni cellulari, radar, senza un adeguato controllo, questi diventano pericolosi per l'ambiente e la salute dell'uomo.

Da numerose indagini epidemiologiche e ricerche di laboratorio sono emerse possibili implicazioni per la salute umana dei campi elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti. Gli studi condotti dal biochimico e studioso del cervello Adey, direttore del laboratorio di Biologia Spaziale della Nasa, dimostrarono negli anni '70, l'effetto diretto dei campi elettromagnetici (C.E.M.) sul sistema nervoso umano. A subire i danni maggiori sono la memoria e la chimica celebrale. Nel 1979 anche altri studiosi evidenziando una relazione fra tumori nell'infanzia e la vicinanza a delle abitazioni a campi elletromagnetici. Sono arrivate successivamente altre ricerche sul rischio cancerogeno legato all'esposizione a campi elettrici e magnetici a 50/60 Hz. Tra questi i radiologi Cebulska-Wasilewbka e Flakiewiez dell'Istituto di Fisica Nucleare polacco hanno osservato significative mutazioni e modificazioni del ciclo cellulare in vegetali esposti a campi elettrici e magnetici a bassa frequenza. Nel 92 alcuni ricercatori dell' Universita' del Sud California hanno effettuato uno studio su 232 ragazzi fino all'eta' di 11 anni colpiti da leucemia. I risultati hanno evidenziato che i bambini che vivevano vicino a linee elettriche ad alta tensione l'incidenza della malattia era doppia rispetto a chi viveva lontato dai campi elettrici. Sempre nel 1992 (Oraby M.A. e El-Namas) del centro nazionale di ricerca biologica del Cairo rilevano formazioni di micronuclei, aberrazioni cromosomiche e scambi di cromatidi nelle cellule del midollo osseo di animali che sono stati esposti a campi elettrici di bassa frequenza. Gli effetti tumorali dovuti a una mutazione genetica vengono evidenziati anche dagli studiosi Reba Goodman e Ann Menderson. Studi epidemiologici 500.000 persone residenti dal 1960 al 1985 a meno di trecento metri da linee ad alta tensione in Svezia rileva un alto rischio di leucemia nei bambini. Per quelli esposti a campi elettromagnetici di 0,2 micro tesla si evidenzia un aumento di entita' tripla del rischio nei confronti dei non esposti. Diventa quadruplo il rischio per un'esposizione di 0,3 micro tesla. Unaltro studio eseguito su 1632 uomini, di cui 511 affetti da tumore al cervello o leucemia , da B. Flodeus dello Swedem's National Institute of Occupational Health, conclude che nella maggior parte di questi casi c'era stata un'esposizioni ai campi elettromagnetici. Questi risultati evidenziano che c'e' una relazione con la vicinanza alle linee elettriche ad alta tensione con la leucemia infantile. La prima vasta indagine epidemiologica sull'incidenza del cancro eseguita nei pressi di una trasmittente radiotelevisiva Sutton Coldfield, in Inghilterra nel 1997, pubblicata sull'American Journal of Epidemiology, dimostra un incremento della leucemia, linfatica, negli adulti. Il massimo della densita' di potenza equivalente, misurata nei punti di rilevamento a 2,5 m. dal suolo, era di 0,013 W/m2 (1,3 microWatt/cm2) per le frequenze televisive e di 0,057 W/m2 (5,7 microWatt/cm2) per le frequenze radio in FM (Dolk et Al. 1997a).

- Perchè chiedete agli italiani di votare per il SI?
Il 15 giugno potremo abolire la cosiddetta 'servitù di elettrodotto': la norma che ci impone di subire l'istallazione e il passaggio delle condutture elettriche anche nei pressi delle nostre abitazioni, lasciandoci completamente impotenti di fronte a impianti che potrebbero risultare nocivi per la salute. I Verdi chiedono il sì a difesa della salute, dell'ambiente, dei diritti di tutti e a favore delle energie alternative. Un sì all'energia libera da elettrodotti ed elettrosmog.
 
- se dovesse vincere il NO, cosa accade? Chi sono i promotori del no?
Tutto rimane così com'è ora e le multinazionali che privatizzeranno gli elettrodotti potranno spadroneggiare sul territorio.
Non ci sono promotori ufficiali del NO tuttavia gli interessi per il NO sono molteplici.
 
 
Per quanto riguarda, invece, il tema di Agenda 21 Locale, volevo sapere:
 
- come procede lo sviluppo del programma Agenda21 Locale nei nostri comuni? Il traguardo per i  fini e gli obiettivi prefissati si incomincia a vedere?
Direi molto bene, l'interesse dimostrato dai cosidetti "attori locali"(associazioni, cittadini, scuole, partiti, imprese) è notevole.
Siamo ancora nel momento culturale di diffusione del progetto e di creazione dei "forum locali".
- in ambito intercomunale , tutti i progetti di sviluppo di Milano in direzione sud e/ ovest, sono compatibili con i fini che persegue Agenda 21 locale? O ancora questo sviluppo è disorganizzato e non omogeneo?

 

Direi che tutti i progetti di sviluppo per il sud/ovest sono decisamente incompatibili...anzi direi che non ci sono progetti ma estemporanee risposte - vedi Ptc della provincia.
 
-  Agenda 21 Locale di Cesano-Corsico-Buccinasco-Assago è collegata con Agenda 21 di Abbiategrasso e Vigevano, oppure, ognuna persegue i propri  fini senza avere  alcun collegamento fra di loro?

 

Assago non è in agenda 21, sarebbe grottesco viste le scelte dell'amministrazione ASSAGHESE.
CON Abbiategrasso/Vigevano ci sono molti puni culturali comuni, niente di concreto come progetti.
 
- il sistema viabilistico e dei mezzi di trasporto pubblici migliorerà?
Questo dipende solo da Milano e dalla provincia, credo di no visto lo stile che ha adottato Milano.
 
- la metropolitana arriverà ad Assago, cosa ne pensa?
E' sicuramente positivo ma si è persa un'occasione per fare un metro utile a più gente, il fatto poi che venga costruito per favorire i privati e le loro speculazioni edilizie è quantomeno irresponsabile.
 
- quali sono i progetti che non vedete di buon occhio?
Torre di babele + mattone cioè 1.000.000 di metri cubi in più messi in cantiere dalla giunta Musella di Assago.
- per l'area D4, invece, ci sono delle novità?
Non si capisce bene, vedremo mARTEDì PROSSIMO IL PROGETTO ESECUTIVO IN CONSIGLIO COMUNALE
 
- Il Parco dei Navigli: nella mostra virtuale sul sito della Provincia di Milano, alcuni studenti di Harvard, hanno fatto un'esercitazione e ci hanno mostrato come dovrebbe essere il  Parco dei Navigli: si fa o non si fa?
Sicuramente no finchè non cambierà la giunta Provinciale
 

Per essere sempre aggiornati sulle attività dei Verdi di Assago e Buccinasco, il sito è http://www.verdi.tv 

 

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