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SAPONARO PROMUOVE UNA MOZIONE IN CONSIGLIO
COMUNALE A DALMINE CONTRO LA DECISIONE DELL'UNIONE EUROPEA
PRESTITO LIBRI A PAGAMENTO NELLE BIBLIOTECHE
D'EUROPA? NO, GRAZIE!
Il Presidente del Consiglio Comunale di Dalmine,
Marcello Saponaro, ha promosso la presentazione di una mozione,
che ha raccolto la firma di tutti i capigruppo della maggioranza
e dell'opposizione, in favore all'appello lanciato
dalla biblioteca di Cologno Monzese.
La mozione riguarda la decisione dell'Unione Europea di aprire
un procedimento di infrazione contro alcuni Stati membri, tra i
quali l'Italia, la Francia, la Spagna, l'Irlanda, il Portogallo
e Lussemburgo che attuano una politica di "prestito
gratuito dei libri" nelle biblioteche pubbliche.
Secondo l'Unione Europea, infatti, la corresponsione del diritto
d'autore al momento dell'acquisto dei libri non e' sufficiente.
L'Unione vorrebbe che il diritto d'autore venisse corrisposto
ogni qual volta una biblioteca pubblica, comunale,
universitaria, scolastica, presta un libro.
Immagine d'archivio - La presentazione di un libro
nella biblioteca di Villa Marazzi a Cesano Boscone
"E' una grave limitazione del diritto al sapere - dichiara
Marcello Saponaro - l'Europa
parte dal presupposto che le biblioteche sono nocive per gli
interessi degli editori e degli autori perche' non corrispondono
i diritti d'autore ad ogni prestito, ma non è vero - prosegue
- perchè le biblioteche promuovono la cultura, lettura
e l'amore per i libri. Le biblioteche permettono, inoltre, a un
libro di rimanere "in circolazione" molto di più di
quanto non lo rimanga nelle librerie, consentendo così a tanti
autori di non venire dimenticati. Il bilancio delle
biblioteche pubbliche - dice il Presidente del Consiglio
Comunale - è sicuramente a favore degli autori e degli editori
ma, soprattutto, e' a favore della gratuità della Cultura.
Per saperne di più e per comprendere quanto sta avvendo
abbiamo posto a Michele Saponaro
alcune domande e ci ha concesso questa
breve intervista:
- è stata la biblioteca di Cologno
Monzese a lanciare questo allarme che lei ha subito colto?
Esattamente. La biblioteca di Cologno Monzese e'
l'ente capofila in Italia della campagna di protesta
"non pago di leggere" contro il prestito a pagamento
nelle biblioteche pubbliche. Dobbiamo ringraziarla
pubblicamente perche' ci ha permesso di conoscere i rischi a cui
andiamo incontro. Ora serve allargare la mobilitazione, a
cominciare proprio dalle biblioteche pubbliche, perchè sono
tante quelle che ancora non si stanno muovendo, e dai Consigli
Comunali.
- se c'è un procedimento d'infrazione, c'è
già una direttiva in vigore o è ancora una proposta? Se c'è
una direttiva nessuno l'ha mai contestata?
Si la direttiva e' la 92/100 e purtroppo nessuno
l'ha contestata al tempo o, quantomeno, chi ha protestato
non l'ha fatto a voce abbastanza alta. A mio avviso e' una
direttiva figlia di quella "tecnocrazia europea"
troppo distante da istituzioni democratiche e troppo vicina alle
lobby economiche.
- non è forse una strategia per incamerare
in modo semplice ancora contributi dai cittadini più che
tutelare il diritto d'autore?
Come dicevo, le lobby (degli editori?) sono tanto
forti in Europa, quanto sono deboli le istituzioni democratiche
Europee. Anche per questo motivo andrebbe rafforzato il potere
del Parlamento Europeo e limitato quello di certe Direzioni
Generali.
"Non possiamo - conclude Saponaro - privatizzare persino la
Cultura, più di quanto non lo sia oggi. La cultura deve anzi
essere promossa ad ogni livello. Le biblioteche vanno sostenute,
abbellite, rese, ancor più luoghi di incontro e
discussione."
V.A.
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