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fieristico
Lunedì 03/08/2003, CET 21:25
"Riflessione
tecnica" sullo sviluppo
di Milano: le sette
aree che cambieranno il volto alla città; le metrotranvie forse
la soluzione per una nuova mobilità, contro il congestionamento
da traffico: costi e progetti
Milano, situata
strategicamente al centro tra il Nord Europa ed il bacino del
Mediterraneo e al centro tra l'est Europa e la penisola Iberica,
è destinata ad essere sempre di più crocevia degli scambi internazionali, commerciali e
culturali. Mentre dal lato economico, questo induce per tutti a
nuove opportunità di businness e di lavoro, dal punto di vista
della mobilità si è reso necessario e si è incominciato ad
analizzare i progetti per trovare nuove soluzioni per diminuire il
traffico e rendere le nostre strade meno congestionate.
Il
nuovo polo fieristico di Milano
Mappa 7 aree di riqualificazione: file bmp
Per competere ed
essere al centro della scena globale, Milano ha già incominciato
uno sviluppo e una trasformazione, che sta portando grandi
cambiamenti all'intero assetto urbanistico della città e della
provincia.
Dal Ticino alla
Brianza, dal Legnanese alle Groane, dal Naviglio Pavese
all’Idroscalo e alla zona di Rho: una costellazione di punti
critici tutt’attorno a Milano che necessitano di interventi
urgenti al fine di evitare lo strangolamento della mobilità
veicolare: queste sono le sette aree interessate ai lavori di
riqualificazione.
Con una riflessione
con approccio tecnico, secondo recenti studi il traffico sulle
tangenziali di Milano è costituito per il 35% circa da traffico
di attraversamento, mentre, il restante circa 65% è costituito da
traffico locale. Per spostarsi da una parte all'altra della
città, anche per brevi tragitti, il milanese usa le tangenziali.
Per andare a fare la spesa, per recarsi a lavoro, per i propri
interessi si usa sempre di più l'auto. In sostanza le tangenziali
di Milano sono piene di traffico dei milanesi.
Il traffico in Milano
è per il 35% è costituito da traffico interno. In centro città
gli spostamenti, nel corso di questi ultimi anni, sono stabili: il
70% cento è costituito da trasporto pubblico, mentre il 30% da
auto.
Il 40% degli
spostamenti avviene nella così detta prima corona (l'area
abitativa in prossimità delle tangenziali)
Mentre, il 25%
è costituito dai pendolari che arrivano in città o nella prima
corona. Da notare che in questi ultimi anni gli spostamenti sono
in aumento verso chi non va a Milano: gli spostamenti avvengono
nella prima corona, senza entrare in città. Questo perchè ad
esempio, i centri commerciali, le abitazioni, i luoghi
di lavoro, le attività ludico-ricreative sono situati sempre
più esternamente alla città.
Andando avanti di
questo passo, il
futuro sembra assumere sempre più i connotati della congestione.
L’unica strategia
rimasta è quella che pone
in essere un nuovo sviluppo dei trasporti, una ristrutturazione
del trasporto pubblico, una moderazione del traffico,
incominciando ad incentivare il semplice uso delle biciclette,
incentivando un uso più ragionevole dell'auto.
Ma, al tempo stesso
è necessaria una nuova strategia di sviluppo sostenibile ed al
tempo stesso economica, in quanto le risorse spesso e volentieri
non ci sono.
Questo nuovo sviluppo,
più attento al trasporto pubblico, sembra mettere d’accordo
tutti, sembra anche concordare anche con i progetti dei grandi
gruppi immobiliari,
fautori dello sviluppo di grandi aree depresse. Un migliore sviluppo del territorio per una migliore qualità
della vita.
Gli studi della
Provincia di Milano, che hanno portato già all'approvazione di alcuni
progetti, nonché gli studi della stessa opposizione, sostengono
che il futuro è il trasporto su rotaia:
il servizio ferroviario va implementato nelle strutture,
deve essere più
frequente, integrato e veloce.
La nascita di una
rete metropolitana provinciale ha ormai
preso piede: implementare, ristrutturare
e migliorare la rete ferroviaria tra
Pavia, Lodi, Milano, Treviglio. Lo sviluppo su ferro
abbassa i costi delle infrastrutture in quanto, innanzitutto, ci
sono già e vanno solo migliorate e potenziate. Altri effetti sono
senza dubbio la diminuzione incidenti stradali, dell’
inquinamento atmosferico e acustico.
In Milano, ad
esempio, le aree di Pero, Bovisa, Breda, Bicocca, Falck e Marelli,
Garibaldi, Vittoria e Montecity e Monza saranno tutte collegabili
con l’utilizzo della ferrovia.
La Milano-Torino affianca il nuovo polo fieristico di Milano,
clicca per ingrandire
In periferia, la
creazione di nodi di interscambio, “polarità ferroviarie”, di
corona (esterni alla città)
permetterà a zone non raggiunte da ferrovia di essere
raggiungibili con i mezzi, bici e auto. L'accesso al treno
permetterà così di raggiungere qualsiasi parte della Provincia
di Milano, riducendo al minimo gli spostamenti con auto lungo la
città. Inoltre, la Provincia di Milano sta già studiando la
realizzazione di un ticket unico per muoversi su tutta la rete
ferroviaria provinciale.
I progetti, alcuni già
realizzati, altri in fase di studio, prevedono per la Provincia di
Milano, la realizzazione/ristrutturazione delle seguenti tratte:
·
Linea metropolitana 2: Villa
Fornaci e Assago e riqualificazione strazione extraurbane
·
Metrotranvia
Milano-Desio-Seregno, Metrotranvia Bisceglie-Pero (in
progetto)
·
Metrotranvia Milano-Limbiate
·
Sviluppo
sistema tangenziale Nord, est sud-ovest di Milano, sistema di trasporto
pubblico lungo la direttrice
Cassanese e lungo la direttrice del
Sempione.
Ma, il traffico
locale è intenso, quindi, non solo la ferrovia, ma, anche la rete
stradale ordinaria va rafforzata. Come, ad esempio, la Paullese e
la Rivoltana, che sono portatrici di grande traffico, la strada
statale 11 e la “Cerca”.
Tra le soluzioni: bus
espressi anche in tangenziale, controllo telematico del traffico,
adeguamento della rete autostradale per renderla più efficiente
per il nuovo tipo di traffico, ossia quello medio breve raggio;
non solo ma, anche, il trasporto su gomma, va migliorato e in
parte trasferito su rotaia utilizzando i nodi di interscambio di
corona.
Il sistema dei parchi
funge da contenimento dell' espansione a macchia d'olio, limitando
la realizzazione di insediamenti lontano dalla ferrovia e dal metrò.
Quindi,
le risorse economiche per la creazione di nuove infrastrutture o
la rimessa a nuovo di quelle esistenti sono scarse per questo gli
interventi devono essere mirati e con le giuste priorità.
Vittorio
Aggio
L'8
DICEMBRE 2003 INAUGURA LA METROPOLITANA LEGGERA E IL PROLUNGAMENTO
LINEA TRE
I primi convogli della
metropolitana leggera di Milano circoleranno dopo Sant'Ambrogio.
Dall'8 dicembre, ha dichiarato il sindaco Gabriele Albertini,
saranno attive le linee da piazzale Abbiategrasso al Duomo e da
piazzale Maciachini a Bresso. Lo stesso giorno verra' inaugurata
la stazione Maciachini della linea tre della metropolitana.
FONTI:
I DATI SUI PROGETTI DELLE METROTRANVIE SONO STATI PRESI DAL
GIORNALE EDITO DALLA PROVINCIA di MILANO, MENTRE, I DATI SUL
TRAFFICO E SULLA MOBILITA' SONO STATI DA ME PRESI durante UNA
CONFERENZA, ORGANIZZATA DAI VERDI ASSAGO-BUCCINASCO E PIETRO MEZZI
CONSIGLIERE PROVINCIALE DEI VERDI, CON RELATORE A. DE BERNARDIS
DELLA POLINOMIA S.r.l., SULLA MOBILITA'.
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