SCUOLA: APPROVATO PRIMO DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA, MA, E'
PROTESTA
Il Consiglio dei
Ministri ha approvato, nella seduta del 23 gennaio scorso,
il decreto legislativo riguardante la definizione delle norme
generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo
dell'istruzione. La Riforma della Scuola, con il via libera
definitivo del Consiglio dei Ministri, parte così
regolarmente con l'inizio del prossimo anno scolastico nelle
cinque classi della scuola primaria e nella prima classe della
scuola secondaria di primo grado. Tra gli strumenti introdotti viè
l'arricchimento delle offerte formative, con un ventaglio di
scelte più ampie e personalizzate, come l'insegnamento della
lingua inglese e dell'informatica nella scuola primaria e di una
seconda lingua comunitaria nella scuola media. Secondo il governo,
viene inoltre
garantito il tempo pieno nella scuola primaria e prolungato nella
scuola secondaria di primo grado secondo nuove e più flessibili
modalità, per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
Questi elementi ossia il tempo pieno e la flessibilità sono
tra i motivi scaturenti la protesta. Per
approfondire e comprendere meglio si prega leggere il dossier al
link, in modo di avere una visione oggettiva di quello che è
stato fatto: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riforma_scuola/index.html
La scuola di via
Libertà a Cesano Boscone, la protesta
La protesta sul nuovo decreto non è mancata in
tutta Italia, così come a Milano, dove diverse scuole,
insegnanti, genitori e figli, hanno deciso una serie di
iniziative contro tale progetto. Nell'hinterland ovest Milanese,
tra le scuole dove si è svolta la protesta, siamo andati nella
scuola di via Libertà a Cesano Boscone dove il Comitato dei
genitori e degli insegnanti del Primo Circolo Didattico ha
occupato "simbolicamente" la scuola alle ore 16.00:
"Abbiamo aderito all'iniziativa
promossa da alcune scuole del milanese - precisa la responsabile
del Comitato genitori - soprattutto perché c'è un'enorme
incertezza sulla questione, sia per le insegnanti sia per i
genitori. Non ci sono regolamenti attuativi del decreto
approvato e oggi non sappiamo se il prossimo anno scolastico i
nostri figli avranno o meno le stesse insegnanti, se dovranno
seguire programmi di studio differenti, se occorrerà
organizzarsi diversamente il pomeriggio. Vogliamo maggiore
chiarezza. Il futuro nella scuola dei nostri bambini e delle
nostre bambine non può essere lasciato al caso. Ogni famiglia
ha l'obbligo di informarsi per farsi carico di una eventuale
accettazione cosciente o disapprovazione consapevole".
La scuola di via
Libertà a Cesano Boscone
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